San Marino. Truffa allo Stato per oltre 110mila euro. Condannato amministratore

San Marino. Truffa allo Stato per oltre 110mila euro. Condannato amministratore

Legale rappresentante di due società aveva chiesto rimborsi della monofase non dovuti usando anche fatture false

ANTONIO FABBRI. Si è concluso con la condanna il caso truffa allo stato contestata nei confronti di un Amministratore di due società. Dopo la nullità dichiarata dal giudice della una parte del capo di imputazione relativa all’evasione fiscale, si è proceduto per truffa allo Stato nei confronti Andrea Maria Pallotti, titolare appunto di due società, la Etamec e la IntraTrade&service. Truffa commessa attraverso fatture ritenute dall’accusa false, per le annualità dal 2013 al 2016, allo scopo di ottenere un rimborso monofase non dovuto.

Ieri, dopo aver ascoltato i testimoni, Davide Gasperoni, Direttore del Tributario, e l’ispettore Paolo Francioni, oggi in pensione ma all’epoca nel Nucleo antifrode che aveva condotto le indagini, il Commissario della legge Vico Valentini ha invitato le parti a rassegnare le conclusioni.

Per l’Eccellentissima Camera, l’avvocato Alessandra Belardini, ha evidenziato: “Risulta senz’altro integrato il reato di truffa. C’è un giro fittizio di fatture e autofatture, non c’è reale esistenza di trasferimento merci. Vendite fittizie con pagamenti non tacciabili. E’ stato creato un meccanismo utile per evadere le imposte e usufruire del rimborso indebito della monofase”. Di qui la richiesta da parte dell’Avvocatura dello Stato del risarcimento del danno a favore dell’erario, oltre al pagamento delle spese di costituzione di parte civile.

Anche per il Procuratore del fisco, Giorgia Ugolini, è risultata provata la penale responsabilità dell’imputato. “Qui è tutto un artificio, creato ad arte per dare un senso ad operazioni che però non sono mai esistite”. Per la truffa ha quindi chiesto la condanna a due anni e due mesi, un anno di interdizione dalla professione, la multa a giorni 30 pari a 300 euro e alla rifusione delle spese di giustizia.

L’avvocato difensore, Elia Fabbri, nel ribadire le eccezioni preliminari, ha sostenuto non esserci stato alcun danno per l’erario poiché, se non ci fu importazione materiale di merce, l’imposta non era dovuta. “Pallotti non ha ricevuto dei soldi, stiamo parlando di meccanismi di compensazione”, ha aggiunto il legale chiedendo l’assoluzione o, in subordine, la pena nel minimo con i benefici di legge.

Il Commissario della legge Vico Valentini, dopo la camera di consiglio, ha condannato l’imputato a 2 anni e 2 mesi di prigionia, 2 anni di interdizione e multa a 300 euro. Condanna anche al risarcimento del danno da liquidare in sede civile, salvo una provvisionale quantificata in 20milla euro. Concesso il beneficio della non menzione della condanna nel casellario.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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