Sei arresti ed un ricercato per una truffa milionaria messa in atto a Torino, riguardante la società Csc (Credits security consultants) srl, sede legale a Napoli, ma operante a Torino, come “call center”.
In particolare, la Csc aveva promosso, tramite emittenti televisive private risultate del tutto estranee ai fatti contestati, un concorso a premi, il “Quizzone”, in cui i partecipanti erano invitati a chiamare telefonicamente il numero “899”, che, a loro insaputa, prevedeva una tariffazione pari a 15 euro al minuto. I concorrenti venivano quindi lasciati in attesa per un certo tempo e, infine, le chiamate venivano interrotte. In questo modo, la Csc è riuscita ad incamerare, nell’arco di un triennio, quasi 9 milioni di euro. I proventi illeciti sono stati successivamente fatti transitare nei conti personali degli indagati o sono stati trasferiti all’estero attraverso società italiane e non.Le indagini hanno condotto all’emissione dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne nato a Moncalieri, due torinesi di 42 e 47 anni, un commercialista torinese di 44 anni e un 39enne già detenuto presso la casa circondariale di Pavia. Inoltre, sono stati concessi gli arresti domiciliari d un altro commercialista, di 73 anni. Fondamentale è risultato essere il ruolo dei due commercialisti di Torino che hanno ideato una rete di società svizzere e polacche. Queste, attraverso un sistema di false fatturazioni, hanno consentito alla Csc di documentare costi fittizi idonei a giustificare il trasferimento dei proventi illeciti all’estero e, in particolare, in Svizzera e nella Repubblica di San Marino.
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