Sale il grado di preoccupazione di tanti consumatori assillati dagli aumenti generalizzati che colpiscono anche i beni più cari, tra i quali la casa.
Lo afferma l’Unione Consumatori Sammarinesi, aggiungendo. “Così con i tassi saliti alle stelle, c’è chi rischia di non riuscire più a far fronte al pagamento delle rate del mutuo, che in qualche caso sono addirittura raddoppiate.
Per questa ragione da mesi UCS ha scritto missive e richiesto incontri alla Segreteria competente, che auspichiamo di incontrare a brevissimo, quindi acceso un faro su un problema che non è accettabile venga sistematicamente ignorato.
Da tempo, infatti, chiediamo che, come nella vicina Italia, vengano presi provvedimenti volti a scongiurare il rischio della perdita della propria casa, a causa del peso di un mutuo sempre in costante aumento.
La Finanziaria italiana ha inserito la possibilità, senza costi aggiuntivi, di rinegoziare il proprio mutuo ad un tasso fisso calmierato, in presenza di determinati requisiti, cosa che avevamo chiesto venisse attuata anche a San Marino.
Inoltre, è vero che l’Euribor è un Tasso interbancario di riferimento diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea, come media ponderata dei tassi di interesse e quindi non “diminuibile” in autonomia, ma lo spread indica la differenza riferita ad altre grandezze economiche, come, per es., il divario tra costo e ricavato di un’operazione. Lo spread, quindi, è il margine lordo che le banche chiedono su finanziamenti ipotecari ed è qui che gli Istituti di Credito guadagnano sui mutui, proprio grazie a questo costo aggiuntivo che viene applicato al tasso base.
Forse, anzi sicuramente non siamo degli esperti del settore bancario, ma la domanda sorge spontanea: un sistema che per mille motivazioni ha avuto e forse ancora ha aiuti sostanziosi e che quindi ha usufruito dei soldi della collettività, alla luce delle variazioni degli ultimi mesi, possibile che non possa rinunciare almeno in parte allo spread?
È più lungimirante fare in modo che le persone non si “strozzino” dietro a mutui impazziti e che riescano a pagarli regolarmente, o è meglio rischiare di far saltare il banco, lasciando i consumatori “per strada” ed avere in pancia immobili che probabilmente rimarranno in carico agli stessi Istituti per molto tempo, con la possibilità che diventino altri NPL?
1) Dovrebbe essere data la possibilità, senza costi aggiuntivi, di rinegoziare il proprio mutuo ad un tasso fisso calmierato, in presenza di determinati requisiti, con provvedimento del Governo, così come è avvenuto in Italia;
2) Gli istituti dovrebbero rinunciare a parte dello spread; Si tratta di questioni di fondamentale importanza. Massima attenzione va prestata a chi, con sacrificio ha acceso un mutuo per comprarsi una casa che ora rischia di non potersi permettere più. Come UCS non smetteremo mai di chiedere che i cittadini ed i residenti di questa Repubblica tornino ad essere messi nelle condizioni di sentirsi tutelati e al sicuro”.