San Marino. Ultimo processo penale con al centro l’attività di Fincapital

San Marino. Ultimo processo penale con al centro l’attività di Fincapital

L’Informazione di San Marino

Anche il Pf aveva chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove relativamente al dolo

Caso fincpital Bis: assolti Bacciocchi, Zonzini e Reggini. Condannata Annarella

Unica condanna a 2 anni e 4 mesi per riciclaggio frutto di frode fiscale. Disposta confisca fino a 201mila euro

Antonio Fabbri

Ultimo processo penale con al centro l’attività di Fincapital si conclude con l’assoluzione di Livio Bacciocchi, Oriano Zonzini, Gian Luigi Reggini e la condanna di Arianna Annarella per riciclaggio a 2 anni e 4 mesi, due anni di interdizione dai pubblici uffici e diritti politici e ala confisca per equivalente fino alla concorrenza di 201.800. Si tratta del riciclaggio dei soldi ritenuti frutto della frode fiscale di Luigi Di Fenza, commercialista napoletano, già condannato per truffa nel processo stralciato assieme a Maria Teresa Vasconi e Arianna Annarella, ritenute prestanome del Di Fenza.

Le richieste del Pf
Il giudice Roberto Battaglino ha in sostanza accolto la richiesta del Pf, Roberto Cesarini, che aveva rilevato, in relazione all’elemento psicologico del reato, l’insufficienza di prove, ritenendo con accertata, oltre ogni ragionevole dubbio, la consapevolezza di Bacciocchi, Zonzini e Reggini, circa la provenienza illecita dei denari movimentati da Annarella. 

Il Pf ha anche rilevato come da parte di Zonzini vi fosse stata una segnalazione. “Quindi la procura fiscale – ha detto Cesarini – non ritiene che sia stato possibile giungere a una prova definitiva sulla perfetta consapevolezza di Bacciocchi, Zonzini e Reggini in merito al riciclaggio. Per questo chiede assoluzione con formula dubitativa per questi imputati, perché non consta abbastanza della volontà del riciclaggio. Per Annarella, con precisazione che all’epoca dei fatti, l’articolo 199 bis prevedeva la possibilità di applicazione della pena più favorevole tra quella per il riciclaggio e quella per il del reato presupposto, nel caso di specie chiede la condanna a 2 anni e 4 mesi”.

La difesa di Livio Bacciocchi “Mi trovo nella originale situazione di dovermi associare alla posizione della Procura fiscale, cosa che faccio con gioia una volta tanto”, ha detto l’avvocato Simone Sabattini. “E’ agli atti al prova che Fincapital si sia comportata secondo normativa regolamentare vigente in quegli anni. Se c’è stato riciclaggio, ci sarà stato presso la banca che ha cambiato l’assegno circolare. E’ assurda la pretesa che una finanziaria in quegli anni a San Marino rifiutasse un assegno circolare di una banca. Non c’è prova, né in questo processo, né nell’inchiesta napoletana che Livio Bacciocchi sapesse della provenienza del denaro. Tutto ciò per dire che mi associo a conclusioni del pf”.

L’avvocato di Oriano Zonzini “Questo procedimento è scaturito da una rogatoria. Ma dall’autorità giudiziaria italiana il mio assistito non ha ricevuto nulla. Per questo rinnovo l’eccezione di nullità fatta in apertura di procedimento. Il mio assistito è stato ascoltato la prima volta senza difensore e, se è nullo quell’atto, sono nulli anche gli atti successivi formati a suo carico”, ha detto l’avvocato Gian Nicola Berti. Poi il legale ha ripercorso i fatti ed ha sottolineato a sua volta come Fincapital abbia seguito le procedure antiriciclaggio vigenti all’epoca. In più ha chiesto “l’assoluzione con formula piena, perché anche la formula dubitativa è un peso che in un paese piccolo come il nostro lascia una macchia”.

La difesa di Arianna Annarella Il contante era stato versato dalla Annarella, amministratrice di una delle due società coinvolte, e cambiato in assegni circolari da versare a Fincapital. “Il versamento di contante per ricevere assegni circolari, è proprio l’indice di non consapevolezza sulla provenienza del denaro. Da una somma non tracciabile, diventa tracciabile”, ha detto l’avvocato Francesco Mazza. “Il Pf, poi, ha richiamato il concorso nel reato presupposto per sostenere la punibilità dell’Annarella. Ma se così è, allora non c’è la punibilità per il riciclaggio. Per questo chiediamo che Annarella venga assolta per difetto dell’elemento psicologico, come chiesto dal Pf per gli altri imputati. In subordine chiediamo venga assolta stante la non punibilità in quanto concorrente nel rato presupposto. Altrimenti rite
niamo che debba essere assolto per prescrizione”. Sulla stessa linea il codifensore di Annarella, l’avvocato Moreno Maresi del foro di Rimini “Tra l’altro, se lei giudice dovesse aderire alla richiesta di condanna per la sola Annarella, l’imputazione recita che il signor Zonzini ha consegnato e Annarella ha ricevuto, pertanto assistiamo a questa bizzarra singolare e paradossale interpretazione dove chi consegna la somma non è consapevole e chi riceve… sulla base di quale presupposto di fatto o giuridico lo è?” Anche l’avvocato Maresi ha dunque chiesto l’assoluzione.

La difesa di Reggini L’avvocato Pier Luigi Bacciocchi, legale di Gian Luigi Reggini, ha ricostruito i fatti dei contatti tra il commercialista Di Fenza e il suo assistito, a sua volta commercialista. “In base all’imputazione – ha detto l’avvocato Bacciocchi – non risultano prove o indizi che Reggini abbia mai pianificato alcunché con l’avvocato Bacciocchi in ordine ai denari portati da Di Fenza. Sono state compiuto tutte operazioni canalizzate, tracciate. Riteniamo che siano corrette le conclusioni cui è giunta le procura fiscale, mancando la conoscenza perfetta che i fondi utilizzati per operazioni erano fondi illeciti. Anche per noi va tuttavia tolto ogni possibile dubbio in un paese piccolo come il nostro, e debba essere pronunciata una assoluzione con formula piena. In via subordinata ci accodiamo alla richiesta del Pf”.

La decisione del giudice Battaglino Dopo essersi ritirato in camera di consiglio il giudice Roberto Battaglino, ha rigettato le eccezioni di nullità che erano state reiterate dall’avvocato Berti ed ha accolto in sostanza la richiesta del Pf, condannando Arianna Annarella e assolvendo tutti gli altri imputati. Il legale di Annarella ha già annunciato appello.

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