L’informazione di San Marino: Una semplice passeggiata e un cittadino segnala numerose situazioni indecorose /
Borgo via ordelaffi, la grande bruttezza / Impotenza
e rabbia di
fronte allo stato di
degrado, abbandono
e trascuratezza un
cui si è costretti a
passeggiare
SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo:
Passeggiare da povero pensionato
in via G. Ordelaffi è
sperimentare sentimenti di
impotenza e di rabbia di fronte
allo stato di degrado, di abbandono
e trascuratezza in cui si è
costretti a camminare. Da circa
due anni è stato chiuso il passaggio
a raso della superstrada
che da via Ordelaffi permetteva
di raggiungere il Centro Storico.
I dissuasori in plastica riempibili
d’acqua bianchi e rossi, che
provvisoriamente hanno impedito
il passaggio delle autovetture,
sono rimasti lì: permanente
barriera casuale, indecorosa.
Procedendo sulla strada in
direzione Valdragone subito
ci si imbatte in una zona
rettangolare delimitata da una
rete di plastica a maglia larga
arancione . In quello spazio
era stata installata la “baracca”
per gli attrezzi del cantiere :
rifacimento in asfalto dei marciapiedi.
Il cantiere chiuso, la
baracca smontata, ma il recinto
è rimasto. (…)
Pierpaolo Forcellini
Passeggiare da povero pensionato
in via G. Ordelaffi è
sperimentare sentimenti di
impotenza e di rabbia di fronte
allo stato di degrado, di abbandono
e trascuratezza in cui si è
costretti a camminare. Da circa
due anni è stato chiuso il passaggio
a raso della superstrada
che da via Ordelaffi permetteva
di raggiungere il Centro Storico.
I dissuasori in plastica riempibili
d’acqua bianchi e rossi, che
provvisoriamente hanno impedito
il passaggio delle autovetture,
sono rimasti lì: permanente
barriera casuale, indecorosa.
Procedendo sulla strada in
direzione Valdragone subito
ci si imbatte in una zona
rettangolare delimitata da una
rete di plastica a maglia larga
arancione . In quello spazio
era stata installata la “baracca”
per gli attrezzi del cantiere :
rifacimento in asfalto dei marciapiedi.
Il cantiere chiuso, la
baracca smontata, ma il recinto
è rimasto. (…)
Pierpaolo Forcellini