San Marino, un Paese con la pistola alla tempia

San Marino, un Paese con la pistola alla tempia

Ad ascoltare il dibattito consiliare sul malcelato ordine del giorno, ‘immobili a chiunque‘, viene da pensare che la Repubblica di San Marino sia ormai un Paese con la pistola alla tempia.

Non è tenuta, però, quella pistola,  da un altro Stato.  Non c’è un Alberoni che ci attacca o comunque un Hannibal ad portas.

Viene dall’interno.

La sciagurata depenalizzazione dei reati fiscali e societari di metà degli anni Novanta che ha assicurato ai malintenzionati  piovuti qui da ogni dove la protezione dai rigori della giustizia,  è stata amplificata da altre  decisioni  non meno sciagurate, tanto da ridurre il Paese all’agonia.

Il sistema finanziario  è  arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.  Il tutto con la cultura dei sensali di pecore del campo della fiera di Borgo.  Controlli? Di più sulla qualità dei vini.

Si è sfruttato il territorio fino  a costruire per una  popolazione  doppia dell’attuale.

L’uno e l’altro settore, è stato dimostrato  essere compenetrato dalla  malavita organizzata, qui presente nelle varie articolazioni.

La malavita la si è combattuta finora  con  nuove leggi ad hoc,  l’istituzione della commissione antimafia,  la creazione  di un Osservatorio. Ma quanto a risultati, ancora nulla. Anzi

Nel settore finanziario, si è assistito finora, da parte delle istituzioni, ad allarmanti  protezioni di fatto  attraverso immunità giudiziarie estese agli artefici di incredibili ammanchi perpetrati addirittura a danno dello stesso Stato Sammarinese.

Di fatto, nel settore edilizio, nonostante le denunce  anche ripetute di infiltrazioni malavitose, si arriva ad assecondare il fenomeno fino a mutare leggi e comportamenti  secolari  attraverso la vendita di immobili a chiunque e con una modalità tale che impedisca alla popolazione di pronunciarsi con un referendum, come sta avvenendo nella sessione consiliare in corso. 

Di qui l’immagine  di una pistola alla tempia del Paese. Pistola  che emerge dall’interno stesso del Paese.

 

 

 

 

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