Secondo Unione Per la Repubblica il governo del Patto per San Marino ha tentato fino all’ultimo, invano, di ottenere da Roma l’uscita del Paese dalla black list attraverso la ratifica in Parlamento degli accordi già sottoscritti. Invece nulla.
Oggi, nonostante “l’ultimo viaggio della speranza” a Roma, San Marino rimane in
black list. L’avvio dell’iter di ratifica non c’è. Così come è evidente che “il
viaggio della speranza” è stato mal digerito dal movimento di riferimento del
Segretario agli Esteri che, in barba alla tanto decantata concordia tra alleati,
è stato bellamente escluso dalla trasferta romana. Non si è trattato, badate
bene, di un caso ma di un piccolo assaggio di quelli che sono i reali desideri –
più o meno celati – di PDCS e PSD sul futuro che verrà in caso di vittoria.
Intanto si continua a rincorrere risultati improbabili – vagheggiando magari di
un parco tecnologico e scientifico senza forma – omettendo di dire che, fra
qualche mese, il problema principale sarà quello di reperire le risorse per
pagare le pensioni e gli stipendi pubblici.
Vedi comunicato stampa, Upr