San Marino. USC interpella gli associati in vista della riapertura

San Marino. USC interpella gli associati in vista della riapertura

“L’Unione Sammarinese Commercio e Turismo come richiesto dalle Istituzioni ha svolto una indagine approfondita presso associati e non associati in merito alla riapertura delle attività che dovrà avvenire il più presto possibile”.

Ne dà notizia la stessa associazione di categoria, aggiungendo: “Alla luce delle risposte pervenute possiamo confermare il grado di maturità e di consapevolezza da parte di tutti operatori. Unanime la richiesta di regole certe soprattutto per le attività che avranno la necessità di contatti più ravvicinati con la clientela…il fine è di tornare a produrre un minimo di entrate o reddito anche se nulla tornerà come prima nell’immediato.

La distanza di sicurezza è la condizione primaria evitando il contatto con la clientela ove ciò è possibile. Inoltre, senza uscire dal tema “riapertura Covid-19”, ribadiamo che in tutte le Attività la merce ordinata è in gran parte già ritirata, attualmente ferma nei magazzini e sono già in atto le richieste di pagamento da parte dei fornitori alle quali non tutti riusciranno a far fronte dal momento che non ci sono vendite, senza considerare la monofase da pagare, il pagamento dell’affitto, spese condominiali e degli stipendi e di tutte le imposte e contributi che attualmente sono state posticipate e dilazionate ma che dovranno comunque essere pagate. Rammentiamo che il commercio o le attività interne generano più di 100milioni di euro di imposte indirette nelle casse dello Stato (con rammarico dobbiamo correggerci … ”generavano più di 100milioni”….)

Le osservazioni, le richieste e le proposte pervenuteci dagli operatori serviranno per il prossimo confronto e ragionamento con le Istituzioni per la RIAPERTURA di tutte le attività. Abbiamo ribadito e richiesto di non commettere più gli stessi errori nel concedere deroghe che, oltre ad aver creato palesi e assurde disparità di trattamento, hanno anche permesso l’assembramento di persone in pochissime attività.

Di seguito elenchiamo alcune settori merceologici che hanno contribuito alla stesura della nostra indagine. Bar – Gelaterie – Piadinerie; Ristoranti – Bar Ristorantino; Licenza ambulante frutta verdura; Lavanderie; Abbigliamento; Calzature, Pelletterie; Fioristi; Oggettistica(giocattoli-elettrodomestici-complementi d’arredo-casalinghi-articoli per la casa-ferramenta ecc.); Agenzie Viaggi; Oreficerie e bigiotterie; Negozi Turistici; Negozi o attività Turistiche esercitanti in chioschi; Toilettatura per animali; Lavaggi Auto; Armerie; Servizi e prodotti affini al mondo della Telefonia ed Internet Mobile; Ottici; fisioterapisti; Centri Benessere.

Non sono state inserite alcune tipologie di attività come alimentari, carburanti, tabaccherie, farmacie omeopatiche ecc. in quanto già inserite negli allegati 2 dei decreti precedenti.

Il nostro più sentito ringraziamento ai tantissimi operatori che in poche ore hanno inviato le loro osservazioni, ognuno per le proprie competenze, da trasmettere alle Istituzioni. Grazie per il Vostro contributo”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy