San Marino. USL e UCS: “ennesimo rincaro delle utenze, la politica trovi soluzioni e non deprima i cittadini con continue richieste di sacrifici”

San Marino. USL e UCS: “ennesimo rincaro delle utenze, la politica trovi soluzioni e non deprima i cittadini con continue richieste di sacrifici”

“Nell’era postcovid viviamo uno scenario radicalmente cambiato da quello pur davvero difficile che ha caratterizzato gli anni della pandemia”.

Si apre così la nota congiunta inviata da USL e UCS, che aggiungono: “Allora ai cittadini si ‘narrava’ che il far sacrifici oggi avrebbe significato star bene domani. Previsioni così ottimistiche sono scomparse dai radar della politica che pare chiedere sacrifici oggi per farne ancora di più domani. Come se nessuno vedesse un futuro, come se i tempi che siamo destinati a vivere debbano per forza essere costellati di rigore.
In un tale contesto le persone dovrebbero rassegnarsi a vedersi mettere continuamente le mani in tasca. Gli aumenti rappresentano l’ultima tegola fatta cadere sulla testa di cittadini che rischiano di non farcela più. Che fino ad ora la cittadinanza abbia risposto con dignità e abbia investito risorse proprie per tenere duro e far fronte alla crisi non significa che sia disposta ad abbassare la testa all’infinito e pagare conti sempre più salati. Ai politici, che liquidano tutto con la formula del cittadino responsabile e resiliente, chiediamo che ad assumersi le proprie responsabilità siano proprio loro in quanto chiamati a guidare il Paese.
È importante ragionare in maniera lungimirante, con il piccolo orizzonte dei tagli e degli aumenti si condanna solo il Paese alla decrescita. Impossibile infatti non dubitare che con il prezzo d’acquisto del gas bloccato per voce della stessa AASS, gli aumenti mirino più che altro a far cassa per sopperire magari a problemi di bilancio derivati da una gestione non proprio ottimale.
Usl e Ucs auspicano un immediato cambiamento di registro: la politica non deve con le proprie dichiarazioni deprimere la cittadinanza ma essa ha il preciso dovere di mettere a punto soluzioni che infondano speranza e guardino alla crescita. A tal proposito diventa inaccettabile il mancato rinnovo dei contratti per tantissimi lavoratori. C’è un innegabile dato di realtà: tante, troppe persone non potranno sostenere oltre la perdita di potere d’acquisto e l’aumento dei prezzi di beni e servizi di prima necessità.
La situazione è sul punto di degenerare, servono immediati passi indietro sui contratti che vanno rinnovati e sugli AUMENTI CHE NON DEVONO ESSERE APPLICATI”.

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