San Marino USOT: Ristoranti, “non discriminiamo, rispettiamo la legge”

San Marino USOT: Ristoranti, “non discriminiamo, rispettiamo la legge”

“Il rispetto delle idee di tutti, anche quando non coincidenti con le nostre, è doveroso e mai messo in discussione. Il rispetto della Legge, invece, è un dovere e non un’opzione”.

Così USOT, l’associazione che rappresenta gli operatori sammarinesi del turismo, risponde all’appello lanciato nei giorni scorsi dal gruppo “Libertà per San Marino” per non applicare quello che definiscono “atti illegittimi e discriminatori nei confronti dei cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi”.

“Se non si condivide un provvedimento normativo – è la risposta degli imprenditori – non è certamente violandolo che si trova la giusta soluzione. Qualora una norma non sia idonea o non più idonea alle esigenze della comunità, democraticamente, la si modifica. Non la si viola.

Il Decreto n° 85 del 2021, indipendentemente dal fatto che sia “giusto” o meno, introduce previsioni normative che impongono ai ristoratori un determinato comportamento. Nel rispetto e nell’interesse degli avventori, tutti, il ristoratore ricorda (a voce e/o con indicazioni scritte) che gli allentamenti di alcune misure restrittive precedentemente previste sono subordinati al rispetto di alcune condizioni. Non è interesse del ristoratore violare la privacy del cliente o farsi gli affari altrui, l’interesse del ristoratore è il rispetto della Legge (del comma 4 dell’art. 2 nello specifico) che permette di superare il limite di 4 persone per tavolo. Il rispetto della Legge, per il ristoratore e per tutte le altre persone, non è una opzione, è un dovere.

Sempre con lo spirito e l’intenzione di fornire il miglior servizio ai clienti, tutti, il ristoratore ricorda che “La dichiarazione di status di appartenenza al medesimo nucleo di conviventi, nonché la dimostrazione di essere un soggetto vaccinato o non vaccinabile ai sensi della presente normativa, afferisce alla responsabilità individuale” e che la sanzione prevista per dichiarazioni false è di 500,00€, come previsto dalla Legge (art. 20 comma 3).

Non intendiamo addentrarci nel merito od esprimere alcun giudizio sul c.d. “obbligo vaccinale” o sulle potenziali discriminazioni che il Decreto Legge in questione introdurrebbe, ma non è assolutamente possibile prescindere, in generale, da quello che prescrive la Legge”.

Infine OSLA cita Norberto Bobbio, uno dei massimi teorici del diritto e il massimo filosofo italiano della politica nella seconda metà del Novecento: “Ho imparato a rispettare le idee altrui, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare”.

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