San Marino. Valerio Massimo Manfredi a Villa Manzoni

San Marino. Valerio Massimo Manfredi a Villa Manzoni

San Marino, 8 marzo 2017 – Ente Cassa di Faetano apre la nuova stagione del Salotto di Villa Manzoni con il grandissimo archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi che presenterà “Teutoburgo”, una potente rievocazione storica della battaglia che ha cambiato il destino dell’impero romano e del mondo.
Venerdì 17 marzo, ore 21, ingresso libero.

Mister 12 milioni di copie vendute, il più grande autore del romanzo storico, Valerio Massimo Manfredi aprirà la quarta stagione del salotto letterario di Villa Manzoni, promosso da Ente Cassa di Faetano – Fondazione Banca di San Marino. Un personaggio incredibile, che ha fatto della sua passione, l’archeologia, una materia affascinante con la quale ha incantato uno stuolo infinito di lettori a livello internazionale. Ma anche uno studioso eclettico e multiforme, capace di calarsi nei panni del docente universitario, dello sceneggiatore di film, del giornalista e del conduttore televisivo. Impossibile elencare tutte le sue pubblicazioni, sono decine e decine, tanti i film tratti dai suoi libri, e perfino le sue trasmissioni televisive sono una più famosa e fortuna dell’altra.
Moltissimi i riconoscimenti ricevuti: nel 2003 Nomina a Commendatore della Repubblica “motu proprio” del Presidente Carlo Azeglio Ciampi; sempre in quell’anno, il premio Corrado Alvaro Rhegium Julii e il premio Librai Città di Padova; nel 2004 il Premio Hemingway per la narrativa; nel 2008 il premio Bancarella e nel 2010 il premio Scanno.
Manfredi sarà a Villa Manzoni venerdì 17 marzo alle ore 21, per presentare – attraverso le domande della giornalista Angela Venturini – il suo ultimo romanzo: “Teutoburgo” (Mondadori 2016).
Secondo lo stile che lo ha reso famoso, in questo romanzo Manfredi racconta – unendo alla perfezione storica un potente respiro epico – la storia straordinaria e mai narrata prima, di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a Teutoburgo lo scontro decisivo tra romani e germani. Qui si è consumata la battaglia che ha cambiato il destino dell’Impero Romano e del mondo. Anno 762 ab Urbe condita, oppure 9 d.C. per chi preferisce la datazione cristiana. Sta per consumarsi una delle più importanti disfatte subite dall’esercito dell’Impero. Siamo nella fitta selva di Teutoburgo, l’ultimo bastione dei Cherusci, invitta tribù germanica che occupa un territorio della Foresta Nera compreso tra il Reno e l’Elba, fiume temutissimo dai Romani, che lo considerano l’estremo limite continentale ad est, una sorta di Colonne d’Ercole verso Oriente. Vincere la resistenza di quella riottosa popolazione barbarica significa ultimare la conquista del continente e realizzare il sogno di un Impero multietnico, biondo e bruno. Il genio e la disciplina dei latini abbinati alla forza e all’indomabile spirito guerriero dei Germani. L’unione delle due anime assicurerebbe il dominio planetario. Ma le cose vanno diversamente e si legano al destino dei due protagonisti.
“Se gli eroi scompaiono anche i poeti muoiono, non avendo più materia per il loro canto”. Valerio Massimo Manfredi ha il potere di scovare gli eroi nelle pieghe dimenticate della storia: da Ulisse al grande Alexandros, da Romolo Augustolo a Wulf e Armin, e di cantarli per il piacere della conoscenza.

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