San Marino Vaticano. Lo schiaffo delle onorificenze. La Voce di Romagna San Marino

San Marino Vaticano. Lo schiaffo delle onorificenze. La Voce di Romagna San Marino

La Voce di Romagna San Marino: Il caso. Il Segretario Mularoni rimanda indietro le onorificenze donate dalla Santa Sede, provocando grande imbarazzo / Lo schiaffo di Palazzo Begni al Vaticano

Non è mai stata un esempio di diplomazia, le maniere brusche e le frasi taglienti spesso hanno avuto la meglio sul proverbiale guanto di velluto.

Ma che arrivasse a restituire le onorificenze al Vaticano questo era difficile anche solo pensarlo.

Invece stando alle indiscrezioni raccolte Antonella
Mularoni
,  Segretario di Stato agli Esteri uscente, ha creato un certo ‘imbarazzo’ diplomatico con l’Oltre Tevere.

Tutto è iniziato nel 2011 quando Benedetto XVI viene in visita ufficiale a San Marino. Il Titano è nell’occhio del ciclone. Il Ministro dell’Economia italiano non si degna neppure di riceverli i governanti sammarinesi e li ha inseriti nella black list  e lì intende farli rimanere.

Il Santo padre dà un grande segnale, viene in visita pastorale, una visita molto sentita che accende i riflettori del mondo intero sull’Antica Repubblica. Come si conviene nelle visite ufficiali c’è il momento dello scambio dei doni. Dal Vaticano inviano di recente dei riconoscimenti molto importanti. La Santa Sede dona ai due ex Capi di Stato Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini, che lo accolsero durante il soggiorno a San Marino, una prestigiosa onorificenza.  Lo stesso viene fatto per altre persone che hanno contribuito alla riuscita della visita che Benedetto XVI, in più occasioni, ha definito con parole di elogio.

Ma qualcosa a Palazzo Begni non deve essere piaciuto e di qui il gesto di riconsegnarle indietro.

L’episodio si commenta da sé, non c’è bisogno di essere un diplomatico per capire che un dono, bello, brutto, prezioso, non prezioso, è sempre un dono.

Restituirlo al Papa rappresenta poi un fatto più  unico che raro.

Un epilogo amaro per per una visita iniziata proprio  con una frizione per la maniera con cui Palazzo Begni ha gestito l’annuncio della visita pastorale del Papa. (…)

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