San Marino, Vedo, sento, parlo…partecipo: emergenza rifiuti

San Marino, Vedo, sento, parlo…partecipo: emergenza rifiuti

Dalle fotografie scattate alla discarica di San Giovanni che probabilmente stanno facendo il giro dei social network e dei media in generale non c’è da rimanere meravigliati più di tanto, se non per l’ennesima pessima figura che il governo darà di sè.

Un Governo che tratta ogni singolo problema in maniera “emergenziale” (nascondendolo per incapacità oppure ignorandolo per superficialità) fintanto che non esplode il ‘caso’, non farà altro che trovare soluzioni o rimedi d’emergenza, come sempre, senza avere uno sguardo lucido sul futuro.

Si continua ad agire solamente per reazione a qualche casuale scoperta di qualche cittadino, anzi potremmo dire una buona fetta di popolazione, che ha ricominciato a vedere, sentire, parlare e partecipare a quell’assemblea permanente (un nuovo Arengo 2.0?) che deve essere la spina dorsale di una repubblica civile.

E quando la pressione sarà tale che ogni decisione dovrà essere condivisa con l’intera popolazione, cosa inventerete?

Si spenderanno fiumi di parole circa le responsabilità mancate e le soluzioni tampone da adottare, senza alcuna pianificazione sul trattamento dei rifiuti nel lungo periodo come ad esempio quello di iniziare a chiamarle risorse da recuperare.

I rifiuti maleodoranti, abbandonati a San Giovanni, sono lo specchio di una classe dirigente che ammucchia i problemi pensando che si possano estinguere come neve al sole. Senza una vera pianificazione di futuro, le vecchie e nuove generazioni inizieranno la lenta marcia per riprendersi il potere di cittadino che sembra essere svanito sotto tanti, troppi, cumuli di indifferenza.

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