San Marino. Via libera alle modifiche del Consiglio giudiziario

San Marino. Via libera alle modifiche del Consiglio giudiziario

Approvato con 36 voti favorevoli e 11 contrari il progetto di legge qualificata sulla composizione del Consiglio giudiziario in seduta plenaria.

È quanto emerso dalla seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Grande e Generale

In precedenza, riferisce San Marino News Agency sul proprio report, era intervenuto in Aula il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini: “Il principio fondamentale è il tempo indeterminato e deve avere superato il periodo di prova. Prima la politica esce dal potere giudiziario, meglio è”. Ugolini ha quindi terminato il suo intervento annunciando “una riforma del sistema giudiziario”.

Duro lo scontro sull’emendamento aggiuntivo art.3-bis del progetto di legge sulla Composizione del Consiglio giudiziario presentato dal governo. “Dobbiamo contestualizzare la norma – ha affermato Matteo Ciacci (Libera) –. Va bene disegnare il Consiglio giudiziario plenario dando prevalenza al tempo indeterminato, ma farlo in questo momento significa estromettere due giudici d’appello”.

Alessandro Cardelli (Pdcs) ha difeso l’emendamento: “Con il progetto di legge si fa una interpretazione autentica su una legge che sicuramente non è chiara. Secondo me non serviva l’articolo, serviva solo l’interpretazione autentica, l’articolo l’ha portato il governo per fare ulteriore chiarezza”.

Non ha invece nascosto alcune perplessità Iro Belluzzi (Npr): “Questo articolo è stato fatto per chiarire o riequilibrare?”.

“Il tema rimane quello della interpretazione autentica, che dà lo strumento per andare a rivedere cosa è successo nel passato. Sarebbe stato sufficiente introdurre il 3-bis”, è stato il parere di Guerrino Zanotti (Libera).

Respinti (oppure ritirati) gli emendamenti presentati dalle forze di opposizione. L’approvazione del progetto di legge è preceduta dalle dichiarazioni di voto.

“Abbiamo tanto da lavorare e tante riforme da fare: nelle riforme ci sarà la condivisione, non in queste modifiche fatte per necessità e di urgenza”, ha dichiarato Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete).

Eva Guidi (Libera) ha parlato di “vera e propria forzatura che si aggiunge a quella già subita con i garanti”.

“Battezziamo un Consiglio dove ci saranno 9 e forse 10 commissari della legge e un giudice d’appello – ha attaccato Nicola Renzi (Rf) -. Una cosa che assolutamente non va bene”.

“Non dobbiamo confondere il tema della giustizia con il tema del governo della giustizia: abbiamo affrontato questi aspetti in maniera ancora superficiale – ha concluso Francesco Mussoni (Pdcs) -. Dovremo dare avvio a un forte lavoro di riforma per scrivere questo equilibrio aggiornato dei poteri anche alla luce delle richieste dei molti organismi”. 

I lavori del Consiglio sono quindi proseguiti con il comma 4, 5 e 6. Il comma 7 si è aperto con la ratifica del decreto legge sulla “modalità di copertura definitiva e temporanea delle posizioni previste dal fabbisogno di Poste San Marino SpA”, prorogato con un emendamento del governo al 31/12/2020. Sul tema delle Poste, il segretario di Stato Federico Pedini Amati ha riferito all’Aula che si sta lavorando a “un piano industriale di rilancio”. Per quanto riguarda il deficit, “il trend non è in miglioramento”, con “un calo di fatturato di 100mila euro all’anno”.

Leggi il report completo sulla seduta pomeridiana di ieri del Consiglio

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