San Marino. Via libera all’Ods sullo sviluppo sostenibile nel Consiglio di mercoledì 25 maggio. Rete presenta proposta sulla sostenibilità del debito

San Marino. Via libera all’Ods sullo sviluppo sostenibile nel Consiglio di mercoledì 25 maggio. Rete presenta proposta sulla sostenibilità del debito

Nel pomeriggio di mercoledì 24 maggio prosegue e si conclude il dibattito al comma 6, sulla “Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”, con l’approvazione di un Ordine del giorno della maggioranza con 27 voti a favore e 11 contrari.

Così il report di San Marino News Agency, che precisa come, con il testo approvato, in sintesi, il Consiglio Grande e Generale adotta il “Piano della Strategie nazionali per lo Sviluppo sostenibile per la realizzazione nella Repubblica di San Marino degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”, con particolare riferimento agli interventi per il contrasto e l’adattamento del cambiamento climatico.

Si prosegue con la Ratifica dei decreti, al  Comma 7, e quindi con l’esame delle istanze d’Arengo. Delle 8 istanze all’ordine del giorno ne sono approvate 7. Di queste ottengono l’unanimità la n. 20 “per una maggiore tutela del patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale del centro storico e dei siti di interesse sammarinesi”, la n.21, “ per la valorizzazione del sito archeologico della Tanaccia”  e l’istanza n.18, “ per la creazione e pubblicazione di un archivio completo delle registrazioni audio delle sedute del Consiglio Grande e Generale e delle Commissioni Consiliari Permanenti accessibile sempre a tutti”. Infine, unanime anche il favore per l’istanza n.6  “per l’introduzione di maggiori controlli sugli annunci riguardanti offerte di lavoro rimuovendo quelli che non rispettano il principio di non discriminazione di genere”. Accolta poi con 23 voti a favore e 2 astenuti l’istanza d’Arengo n.5 “affinché sia data maggiore informazione sulla possibilità di trasmissione del cognome materno ai figli”;  la n. 2  che richiede la ristrutturazione della mensa a Ca’ Chiavello di Faetano ottiene 27 voti a favore e 2 non votanti; approvata anche l’istanza n 19 con 32 voti a favore e  un non votante per la realizzazione di un sovrappasso pedonale in località Croce – Domagnano”.  Infine, è respinta l’istanza n. 28  “per vietare l’uso di cani e richiami per la caccia” con 31 voti contrari e 1 a favore.

Nella parte finale della seduta si apre l’atteso comma n. 9 sulla votazione dell’Ordine del Giorno presentato da Rete per impegnare il Governo a una serie di interventi in ambito economico e finanziario, tra cui “al deposito di una riforma delle imposte dirette e un piano per il finanziamento del deficit annuo entro il 31 luglio 2023”.  Nelle prime dichiarazioni di voto, Francesco Mussoni e Carlotta Andruccioli anticipano il voto contrario dei propri gruppi di maggioranza, rispettivamente Pdcs e Dml. Sandra Giardi, gruppo misto di minoranza, anticipa invece l’astensione propria e del consigliere Grazia Zafferani. La seduta viene quindi interrotta e le dichiarazioni di voto sull’Odg proseguiranno in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 6. Riferimento del Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente sulle Strategie per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU ai sensi dell’articolo 23, comma 3, della Legge n.223/2020 e successivo dibattito /approvato l’Odg conclusivo della maggioranza con 27 voti a favore e 11 contrari.

Guerrino Zanotti, Libera
Ribadisco l’assoluta adesione, da parte di Libera, agli obiettivi indicati dall’Agenda 2030, obiettivi che non si riducono alla cura e alle azioni che dovrebbero essere messe in campo a salvaguardia del nostro territorio,  ma mirano a uno sviluppo sostenibile che impegna tutti gli attori coinvolti anche rispetto alla lotta alle disuguaglianze e alla povertà e, ancora più attuale, nella lotta a cambiamenti climatici. E su questi temi nascono forti criticità evidenziate già nel dibattito. La parte mancante è proprio quella della volontà politica. Mancata realizzazione del Prg: lei nella Relazione, Segretario, scrive che la realizzazione doveva essere entro settembre 2022. E lei ci propone la relazione a distanza di 7-8 mesi. Nulla si è fatto poi per avviare un percorso di autonomia energetica e idrica, solo belle parole. Si registra una retromarcia su quanto era già avviato per la gestione rifiuti, con il mancato raggiungimento degli obiettivi preposti e sono poche le risorse messe a disposizione per la manutenzione del territorio. Poi sulle politiche di equità e uguaglianza abbiamo la  mancata realizzazione dell’Icee, una riforma della medicina di base in alto mare, la non realizzazione della riforma Igr. Non ci potete chiedere di condividere obiettivi che sono già ampiamente condivisi, siete voi i primi a non aver intrapreso azioni utili al loro raggiungimento.

Fabio Righi, Sds Industria

Se non si trova sinergia con il mondo imprenditoriale è difficile essere concreti sul lavoro fatto fino ad oggi. Certo, il documento predisposto è certamente fondamentale. Ma la sostenibilità oggi è quasi diventata una ‘moda’, una moda necessaria certamente, ma una moda rispetto cui si tralascia come tabù il fatto che ogni processo che si porta avanti deve avere un’altra sostenibilità, quella economica. Se non riusciamo a declinare in concreto il concetto di sostenibilità che porta poi a a una sostenibilità anche economica, digitale etc.., credo che facciamo un esercizio teorico, ma che non porta il risultato voluto. Per esempio, un provvedimento fermo da anni nei cassetti della Segreteria Industria parla di ‘cogenerazione’, sono temi che dobbiamo iniziare ad affrontare con molta serietà in Aula. La cogenerazione non è soluzione definitiva ma può rappresentare un miglioramento. Parimenti, le soluzioni nella gestione rifiuti non sono una risposta definitiva, si parlava tempo fa di termovalorizzatori, che però tanto fanno paura. Noi dobbiamo andare su dati e soluzioni certe e dobbiamo ragionare su questo. Sono solo esempi, se non abbiamo un approccio molto lucido, non riusciremo ad essere efficaci. Non posso infine non fare presente che una declinazione pratica  di quanto scritto nella relazione presentate era proprio un progetto che aveva un nome simile ad ‘Agenda 2030’.

Gaetano Troina, Dml
E’ un tema che sta a cuore a tutti, la sostenibilità. L’Agenda 2030 delle Nazione unite ha un orizzonte di  ampio respiro. Quando si affrontano tematiche che impattano a livello di sistema sulla programmazione economica, e non solo, di un paese, ha senso farlo in modo programmatico. E’ un orizzonte comunque non lontanissimo e richiede l’impegno di tutta la classe politica per giungere agli obiettivi. E’ importante che anche il nostro Paese adotti una serie di interventi programmatici che lo portino a far crescere in maniere sostenibile. Nei Paesi vicini tutti si stanno interrogando su interventi e strategie coordinate a lungo termine e lo deve fare anche San Marino.

Gloria Arcangeloni, Rete

La sostenibilità e la tutela dell’ambiente sono interessi trasversale di tutte le forze politiche. Nei giorni scorsi abbiamo visto quanto sia fondamentale mettere in atto pratiche, abitudini ed interventi per prevenire situazioni e danni derivati dal cambiamento climatico,  che non fa sconti a nessuno. Non è un rammarico rivolto al Segretario, semmai a tutta l’Aula, rispetto la necessità di portare avanti determinati interventi che non nasce oggi e vi sono responsabilità di tutte le amministrazioni, di tutti i Paesi, che spesso hanno dimostrato poca determinazione nel cambiare modello di sviluppo  e modo di vivere. Nella relazione vengono indirizzati tanti passaggi, si elencano accordi, partecipazioni a convegni, ma di concreto mi pare di fatto si sia fatto poco. Mi sarebbe piaciuto vedere spunte sulle cose fatte e su questo siamo rimasti indietro e lo dico come ‘mea culpa’. A prescindere dall’Agenda 2030 ci sono progetti non rinviabili, interventi per ua maggiore autonomia energetica. E’ importante portare avanti  progetti sostenibili e concreti a servizio del Paese di cittadinanza, fattibili e attuabili che non rimangano solo bellissimi spot sulla carta.

Vladimiro Selva, Libera
Ci troviamo a discutere della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, ma non vediamo chiare linee di intervento. Il Segretario Canti è andato in Bosnia a spiegare queste strategie, bene. Poi quando iniziamo a leggerle, pensiamo che un titolo così importante riporti obiettivi chiari e magari opere già avviate o realizzate. Scorrendo tutta questa strategia nazionale invece ci accorgiamo che sono per lo più argomenti ‘triti e ritriti’, su cui abbiamo anche speso soldi, ma di cui non si vede nulla. Ho apprezzato il discorso del Sds Righi sulla sostenibilità anche economica, che qui non è chiara per nulla. Bisogna dimostrare con i fatti che il Paese crede in queste strategie, con il porta a porta, l’agricoltura biologica… lei invece ha smantellato il lavoro di chi l’ha preceduta, mettendo fuori ogni collaborazione instaurata. Ma lei ha annunciato una legge sulla riforma dell’agricoltura, che però non vediamo.
Noi non possiamo andare in giro a farci dire in giro ‘bel documento’ e poi quando lo andiamo a leggere, lei scrive a pagina 106 “approvazione nuovo strumento urbanistico, Prg, con termine previsto 30 settembre 2022”. E ai microfoni poche settimane fa ha dichiarato che non farà un nuovo piano regolatore.  Lei ci fa parlare una giornata intera su un documento, datato un anno fa, e in cui si prevede un Prg che lei non farà. E’ un refuso, certo.
Ho letto il documento e ho fatto fatica, alcuni passaggi sono intrisi di ipocrisia e propaganda. Sui rifiuti dopo 3 anni e mezzo e dopo aver dichiarato che il porta porta è tramontato, qui invece c’è scritto ‘porta a porta o isole ecologiche’. Lei ha intenzione di prendere in giro noi e i nostri concittadini. Poi c’è il tema delle risorse idriche, qual è la strategia? Qui c’è un bel progetto di invaso, ma poi c’è anche una ipotesi b). Ma ci prendete in giro? Idee poche e confuse. Canti non faccia predisporre un Odg, riporti a casa questo documento, lo ridefinisca su base seria e fattibile, non faccia 160 schede, facciamone 5 condivise da tutti, e torniamo qui e magari quelle 5 le realizziamo per davvero.

Stefano Canti, Sds Territorio, replica
Ringrazio tutti i consiglieri che hanno riconosciuto la bontà del progetto e il fatto che i temi siano condivisi. Nel mio intervento introduttivo ho detto chiaramente che molte di queste strategie devono essere realizzate gradualmente. Alcuni obiettivi possono essere realizzati subito, alcuni a medio- lungo termine. Forse non ha letto bene o ascoltato bene, consigliere Selva.

Al Tavolo per lo sviluppo sostenibile, riunito ieri pomeriggio, è stato deciso che questo documento sarà aggiornato nel testo, da qui a fine mese, e la data del Prg deve essere aggiornata alla prossima legislatura, perché non sarà affrontato in questa.. Al tavolo si è detto che entro fine anno 2023  il documento sarà aggiornato sulle strategie realizzate e magari, se ce ne sono altre,  verranno aggiunte e oggi in Aula mi sarei aspettato proposte. Il Tavolo vuole essere pronto per elaborare il Secondo documento volontario nazionale, che deve essere presentato nell’ambito delle Nazioni unite, per far vedere che nel 2026 San Marino si avvicinerà al 2030, dicendo di aver fatto questo, questo e quest’altro. Io nella legislatura in corso qualche obbiettivo l’ho raggiunto, ma gli altri saranno raggiunti da chi verrà dopo di me. Sentire ancora una volta strumentalizzazioni su Prg, rifiuti, su questo e quello…mi piacerebbe vedere piuttosto una classe politica che su questi temi abbia una responsabilità maggiore. Nell’immediato i progetti portati avanti sono: 1) le auto elettriche in territorio hanno avuto un balzo in avanti grazie agli incentivi predisposti, 2) abbiamo messo in piedi un bando internazionale per manifestazioni di interesse per progetti finalizzati all’efficientamento energetico. Significa che se ci sono multinazionali che vogliono investire sul territorio in impianti di efficientamento energetico, possono presentare progetti che saranno valutati. E’ un grande passo in avanti sul tema energetico, se non vogliamo più dipendere dal mercato in territorio dobbiamo realizzare impianti che ci portino a questo obiettivo. I rifiuti: lascio a Libera magari nella prossima legislatura questo tema. In questa ho incaricato tecnici esperti che hanno fatto studi e una proposta sugli scenari migliori da adottare, dopo studi e relazioni e commissioni, se una parte della maggioranza non decide, non è colpa mia. Io il mio lavoro l’ho fatto. Sul bacino imbrifero: è uno dei progetti che piace in Aula e può far diventare San Marino autonoma. Annuncio all’Aula che lunedì scorso il congresso ha approvato una variante di Prg per dare avvio al bacino. Non è un obiettivo che realizziamo domani, ma un primo passo che porterà poi alla prossima legislatura un progetto definitivo per la sua realizzazione. Questi sono gli obiettivi. Alcuni hanno bisogno di più tempo per essere portati a termine e qui ci vuole la politica per raggiungerli.

Oscar Mina, Pdcs
E’ un Odg che va sulla scia del dibattito appena concluso sugli obiettivi di sostenibilità della Repubblica di San Marino, che era già avviato dal 2020 con un programma pluriennale del Paese. E’ un odg presentato dalla maggioranza.
Il Consiglio Grande e Generale (…)

considerati gli impegni assunti dalla Repubblica di San Marino a livello internazionale per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici (..)

Adotta il Piano della Strategie nazionali per lo Sviluppo sostenibile per la realizzazione nella Repubblica di San Marino degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con particolare riferimento agli interventi per il contrasto e l’adattamento del cambiamento climatico;

Impegna il Congresso di Stato affinché venga data attuazione alle azioni  e progetti contenuti nel Piano delle “Strategie Nazionali per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”, al fine di stimolare la crescita economica, conciliandola con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale;

Dà mandato al Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente di illustrare il progresso delle azioni e dei piani alla Commissione consiliare Permanente IV, con cadenza semestrale, a partire  dal prossimo mese di dicembre 2023 o successivamente all’aggiornamento del Documento “Strategie nazionali per lo Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. 

 Comma 9. Votazione Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare del Movimento Civico RETE per impegnare il Governo a depositare una riforma delle imposte dirette e un piano per il finanziamento del deficit annuo entro il 31 luglio 2023, a riferire alla III Commissione Consiliare sulla gestione degli NPL e sullo stato delle banche, a presentare una modifica dello Statuto di Banca Centrale entro il 30 giugno 2023 e ad adottare apposito decreto relativo al recupero dei mancati versamenti contributivi

Matteo Zeppa, Rete
Do lettura dell’Odg depositato 13 maggio scorso.

Il Consiglio Grande e Generale,

considerata la strutturale, a partire dall’inizio dello scorso decennio, condizione deficitaria del bilancio dello Stato che ha contribuito a determinare, nel 2020, l’assegnazione al nostro Paese di

un rating inferiore all’investments grade;

considerati altresì i problemi strutturali del nostro sistema bancario-finanziario, che hanno determinato grande parte dell’indebitamento pubblico unitamente al declassamento sopra richiamato;

tenuto conto dell’assenza, da allora, di decisi interventi finalizzati a un graduale riequilibrio della finanza pubblica il cui sbilancio appare destinato ad accrescere con il rinnovo per ulteriori 3 anni e 8 mesi del titolo di debito pubblico, già emesso nel 2021 al tasso del 3,25% a un tasso di interesse cresciuto al 6.5%;

rilevato che tale aumento del tasso di interesse determinerà anche l’aumento delle uscite correnti di circa euro 13 milioni annui, rispetto agli interessi già corrisposti, per un totale di euro 22 mln annui;

dà mandato al congresso di Stato di:

1) depositare entro il 31 luglio del corrente anno una riforma delle imposte dirette idonee a ridurre significativamente il deficit di bilancio nel rispetto dei principi di equità e giustizia sociale;
2) presentare al Consiglio grande e generale entro il 31 luglio del corrente anno un piano per il finanziamento del deficit annuo – compreso nel periodo che va dal corrente esercizio di bilancio
alla scadenza del titolo di debito pubblico rinnovato in data odierna- che preveda una sua graduale riduzione e la ricerca, in via prioritaria, di fonti interne di finanziamento dello stesso;
3) Riferire alla III Commissione consiliare permanente circa l’andamento della costituzione del veicolo di gestione degli Npl, con particolare riferimento al processo e agli esiti della valutazione
degli stessi nonché circa l’eventuale garanzia pubblica da concedere a favore delle obbligazioni stesse in seguito a cartolarizzazione;
4) Riferire con urgenza alla III Commissione consiliare permanente circa lo stato delle banche sammarinesi, presentando un prospetto, diviso per ogni singolo istituto di credito, che specifichi
importi totali e tasso medio di remunerazione relativi a liquidità dei conti correnti, certificati di deposito, liquidità trasferita all’estero negli ultimi 24 mesi, gestioni patrimoniali e relativi portfaogli titoli.
5) depositare entro il 30 giugno del corrente anno un Pdl per la modifica dello Statuto della Banca centrale della Repubblica di San Marino;
6) Rendere esecutivo l’articolo 39 “Procedure rafforzate e velocizzate per l’esecuzione dei ruoli contributivi presso Bcsm” della legge n.157 del 29/11/2022 “Riforma del sistema previdenziale”,presentando, come indicato dalla legge e nei tempi ivi previsti ormai in scadenza, apposito decreto finalizzato alla velocizzazione delle procedure di recupero di qualsiasi mancato versamento contributivo.

Siamo arrivati al dunque, se ne è parlato dallo scorso Consiglio e in comma Comunicazioni, dove sono arrivate richieste di ritiro dell’Odg che invece rimarrà in votazione per tutta una serie di motivi. Crediamo, come gruppo consiliare, che ci non si poteva esimere dal rinnovo del debito e lo abbiamo fatto presente, però ci sono altre situazioni, come esplicitato nei vari punti dell’Odg, che non devono essere barattate con nulla. C’è una situazione economica che è quella che è nei prospetti che sono richiesti per rendere edotta la Commissione finanze, è qualcosa che può dare quella trasparenza che viene tanto auspicata a parole. Con le problematiche che abbiamo e ci portiamo dietro da tanti anni, crediamo l’Odg vada nel buon senso delle cose. E soprattutto, all’interno di un programma di governo che prevedeva una stagione di riforme strutturali, riteniamo non possa essere esplicitata la riforma Igr, alla luce di quanto approvato due settimane fa. L’intero corpo politico deve prendersi in carico ciò e che si chiuda la stagione di riforme, anche da parte di chi si sbraccia e si loda per i Report fatti dagli organismi internazionali ed entità economiche che valutano lo stato dell’economia sammarinese. Se si vuole essere conseguenti al mandato di governo, si deve votare favorevolmente l’Odg che resta in votazione.

Marco Gatti, Sds per le Finanze
Ne abbiamo già parlato questa mattina, chiaramente come governo facciamo fatica ad esprimerci. Ci sono sensibilità diverse e sarà l’Aula che dovrà esprimersi sul tema.

Dichiarazioni di voto

Francesco Mussoni, Pdcs

E’ piuttosto difficile intervenire, al di là della forma e del deposito dell’Odg, ci sono state alcune settimane di discussioni che non emergono nell’ambito consiliare. Detto questo, vorrei essere chiaro. La Dc esprime voto contrario a questo Odg. E non è contrario tanto per i contenuti, che sono validi e ce li abbiamo nel programma di governo, e’ un voto contrario perché prevale in questo tipo di azione- che è stata solitaria e non annunciata da parte della forza alleata di maggioranza, Rete-un’azione di natura individuale. Nel momento in cui si parlava di rinnovo del debito, non ci aspettavamo questa azione politica. E’ lecito, ma in una situazione difficile per un Paese che va verso l’Ue, di un Paese che ha bisogno di altre riforme, di una legislatura che ha bisogno di ordine e collaborazione e sintesi tra alleati, riteniamo non sia questo un fatto secondario. Noi lo respingiamo e vogliamo anche rilanciare, insieme. Facciamo in modo che questo Odg oggi respinto apra un dibattito nelle prossime settimane nella maggioranza, perché ci sia sintesi di tutto quello che non c’è scritto sull’Odg, sintesi sui risparmi di spesa corrente, sulle entrate, nella prospettiva di un Paese che va versol’Ue, sintesi su come deve essere il sistema bancario finanziario, come lo vogliamo rilanciare, quindi un esercizio di fiducia, non sfiducia, di sostegno ad un’azione che dobbiamo continuare a fare per responsabilità politica che abbiamo verso il Paese. Lo respingiamo con animo difficile, ma è una posizione politica chiara, volta a ricostruire passaggi che devono rilanciare il paese e fare in modo che ci sia un accordo politico profondo su quello che dobbiamo fare con chiunque ci sia in maggioranza. Lo dovremo fare nelle prossime settimane, un’azione di rilancio  delle iniziative della maggioranza, senza escludere nessuno e mettendoci a scrivere un’agenda chiara di quello che faremo nei prossimi mesi, senza criticare nessuno, perché abbiamo fatto il massimo finora e si deve continuare a farlo, ma con ordine, fiducia reciproca e non buttando sassi nello stagno, vedendo quelle che sono le conseguenze. Troviamo accordo politico nelle prossime settimane per rilanciare l’azione di maggiorazna e per fare chiarezza sulla situazione. E l’odg va respinto per questo motivo.

Carlotta Andruccioli, Dml
Anche il mio gruppo respingerà l’Odg, penso sia un ordine del giorno analizzabile dal punto di vista del contenuto e dal punto di vista politico. Per come è arrivato, è un Odg frutto di un ragionamento unilaterale che ha creato scompiglio e tensione. Con rammarico e imbarazzo questa modalità si è ripetuta anche oggi, con dispetti che piegano le istituzioni al volere di una forza politica e fanno danno al Paese e non al singolo. E’ un modo che non condivido.

Dal punto di vista del contenuto ci sono certamente aspetti condivisibili, si parla di interventi sul sistema bancario, di cartolarizzazione, modifica dello statuto Bcsm e sono condivisibili. Anche sulla programmazione economica siamo d’accordo. Ci sono aspetti che condividiamo, ma va riscontrata la  mancanza di interventi di rilancio, non solo recessivi, che devono accompagnare gli interventi di riforma, Manca la parte sullo sviluppo economico e progetti strategici e l’internazionalizzazione dei mercati. Su questo ci deve essere chiarezza se vogliamo continuare con i ‘no’. La maggioranza si dovrà misurare sulle cose da fare in modo responsabile nei prossimi giorni. L’impegno è di portare i progetti che sono in attesa di proseguire l’iter, progetti che servono al rilancio del Paese dopo il rinnovo del debito.

Sandra Giardi, Gruppo misto minoranza
Più che un Odg è un atto politico. Sono contenute le stesse cose che ci siamo ridetti quando ero ancora in maggioranza e abbiamo fatto la prima richiesta per il rinnovo del debito. Spiace questa forzatura si affacci oggi, nonostante siano accadute cose ben più gravi già prima. Rete aveva gli strumenti per non arrivare a questo punto, se queste cose indicate fossero state sollecitate prima. E’ un impegno che andava chiesto prima. E spiace si arrivi a discuterne in Aula,  più che un odg  è una diatriba per arrivare a ben altro. Io e Zafferani ci asterremo dalla votazione perché quello che è indicato è un mandato che questo governo si  preso nel momento delle elezioni politiche, e chi ha presentato quell’Odg su questi argomenti si  è speso per tutti gli anni in cui si è trovato in campagna elettorale.

 

 

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