San Marino visto dall’Emilia Romagna come lavatrice della camorra

San Marino visto dall’Emilia Romagna come lavatrice della camorra

L’Emilia Romagna sta scoprendo poco a poco il coinvolgimento nelle attività  camorristiche attraverso la indagine 
Staffa
, con una ricaduta di immagine devastante per la Repubblica di San Marino, che,  fra l’altro, si aspetta da un giorno all’altro nuove rivelazione sui propri politici.

Ad esempio da Modena per il secondo giorno consecutivo se ne occupa, sulla Gazzetta, Giovanni Tizian. Ieri aveva preannunciato: domani racconteremo un altro filone che da Napoli porta nella nostra provincia passando addirittura per San Marino. È lì che i soldi vengono di fatto riciclati, puliti per usare un termine caro ai diretti interessati. Al centro del riciclaggio una società finanziaria, la Fincapital. E il nome da cui si parte è sempre lo stesso, quello di Vallefuoco. Spunta anche un altro nome di spicco della camorra napoletana, Raffaele Stolder.

Oggi Tizian  puntualmente titola: Così riciclano il denaro sporco / Vallefuoco galoppino del boss camorrista Raffaele Stolder tra Castelfranco, San Marino e Palermo

 Terra promessa. Romagna e San Marino sono territori del clan Vallefuoco. Ma al capo non basta. Vuole espandere i propri affari. Al boss interessano Modena e Reggio Emilia.

In tutta evidenza la “pugnalata al cuore di ogni sammarinese”.

 

Vedi l’elenco dei mandati
d’arresto
  finora noti. Fra i sammarinesi,   Livio
Bacciocchi
e, si dice, Roberto
Zavoli
  e  Oriano
Zonzini
.    

Leggi

la ordinanza
cautelare
del gip di Napoli Isabella Iaselli con intercettazioni

il
comunicato
stampa
della Dda, Napoli, firmato da Alessandro Pennasilico

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