Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Maria Luisa Berti (Noi sammarinesi) accusa: «Si vuol far cadere il governo per far tacere l’antimafia»
In effetti quella del consigliere M.L. Berti non è una denuncia caduta nel vuoto, come si evince dal Resoconto dibattito consiliare Agenzia Dire Torre 1.
A condividere la posizione della Berti, subito Denise Bronzetti, consigliere nonché Presidente del Partito dei Socialisti e dei Democratici: “Mi associo all’appello del consigliere Berti affinchè ci vengano trasmessi gli atti del Consiglio dei XII e della commissione Antimafia qualora ci sia una crisi di governo che la interrompa. Si tratta di un atto di chiarezza dovuto, sull’Aula aleggia troppo discredito, dobbiamo chiarire ogni ombra”.
Ed anche Massimo Cenci è dello stesso parere: “La corruzione è un freno allo sviluppo e un costo alto per il bilancio dello Stato. La commissione Antimafia, di cui faccio parte, lavora e deve andare fino in fondo. Non si tratta di moralismo ma di agire contro la corruzione. Serve anche certezza nella pena”.
Il giro di interventi si è concluso con la presentazione da parte del consigliere Alberto Selva di Ap di un ordine del giorno, annunciato dal segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, che “impegna il Consiglio grande e generale ad adottare le misure istituzionali appropriate affinché sia garantita la prosecuzione delle attività di inchiesta affidate alla commissione consiliare per il Fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata, anche qualora fossero intraprese iniziative parlamentari o adottate le delibere consiliari dirette a sospendere o interrompere o revocare le attività delle commissioni, prevedendo la possibilità che la commissione citata possa continuare ad operare nell’inchiesta fino al termine già previsto”.
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