Corriere Romagna: Adesione volontaria, Mancini chiede un report / Proroga di due mesi del governo italiano. Il consigliere socialista: serve aggiornamento dei deflussi di capitale
SAN MARINO. Fare o non fare il dibattito consiliare in seduta pubblica sulla voluntary disclosure? E’ su questo interrogativo che si sono confrontati ieri, nel tardo pomeriggio, i capigruppo di maggioranza e minoranza, insieme al segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, all’indomani dell’annuncio da parte del governo italiano di una proroga dei termini di due mesi del procedimento di regolarizzazione dei capitali degli italiani detenuti all’estero. Nel corso dell’incontro, il segretario di Stato ha consegnato ai capigruppo un report riservato con i dati finanziari sul deflusso di capitali dagli istituti sammarinesi, aggiornato al 18 settembre scorso. Quindi è stato espresso l’orientamento di governo e maggioranza a rivedere la decisione presa nell’ultimo Consiglio di procedere al dibattito sulla voluntary disclosure nella sessione di ottobre, dato che le condizioni, rispetto la scorsa settimana, a seguito delle proroga, non sono di fatto cambiate. Da parte dell’opposizione, è stata avanzata una proposta di mediazione dal consigliere del Ps, Alessandro Mancini. In caso non venisse fatto il dibattito nel Consiglio grande e generale, che l’ufficio di presidenza fisserà per la prossima settimana, il socialista chiede sia consegnato comunque ai capigruppo, prima dell’avvio della sessione, un report di dati sui deflussi aggiornato a ieri, 30 settembre. Non solo: la proposta prevede che gli stessi capigruppo siano aggiornati con cadenza quindicinale sugli effetti della voluntary disclosure negli istituti del Titano e, in caso emergesse l’esigenza di aprire una linea di credito, sia convocato in via straordinaria il Consiglio Grande e generale che dovrà esprimersi a riguardo. (…)