San Marino, XXIII anniversario di Clara Boscaglia: sul ruolo dello Stato e della P.A.

San Marino, XXIII anniversario di Clara Boscaglia: sul ruolo dello Stato e della P.A.

XXIII ANNIVERSARIO DI CLARA BOSCAGLIA:
SUL RUOLO DELLO STATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
(Comunicato stampa)
Nella ricorrenza del XXIII anniversario della morte di Clara Boscaglia, il Partito Democratico Cristiano Sammarinese desidera farne memoria con gratitudine, e mettersi in ascolto dell’autorevolezza e dell’attualità delle sue parole anche in questo momento di passaggio per il nostro Paese. Questo l’intervento di Clara al Congresso PDCS del 1979, sul ruolo dello Stato e della Pubblica Amministrazione:
 
«Esiste una via da seguire ed è quella impellente di ridurre le spese superflue dello Stato, di ridurre le aree di spreco, di rendere la P.A. non il rifugio dei clientes senza arte né parte, come direbbe un vecchio detto sammarinese, ma di preparare responsabili funzionari dello Stato in grado non di assistere e subire, ma di partecipare in senso costruttivo alla trasformazione del Paese.
E’ la via per dimenticare il clientelismo, il paternalismo ed il pressapochismo: per dimenticare il rastrello e di usare l’imposizione diretta con oculatezza, con equilibrio, con equità, per il progresso e non per il salasso; è la via per studiare sul serio e di predisporre sul serio quel raccordo fra la Scuola e le ormai inevitabili specializzazioni con la realtà economica e sociale e con gli investimenti da predisporre, da garantire e da remunerare adeguatamente per sostenere la trasformazione ed un nuovo ruolo di San Marino: un nuovo ruolo che esige una nuova preparazione intellettuale ed una nuova più aperta cultura.
Lo Stato, in sostanza, deve esercitare il ruolo di Stato, un ruolo che può e deve rigettare l’assistenzialismo, ma non può e non deve smantellare lo stato sociale e tutti servizi sociali indiscriminatamente, specie quelli a tutela dei più deboli, come non può smantellare la conquista e le salvaguardie raggiunte dai lavoratori: servizi e conquiste che semmai vanno qualificati, razionalizzati, resi meno spreconi, più snelli ed efficienti gli uni, più aggiornate le altre alle nuove e e diverse condizioni. Un ruolo che non può dimenticare l’uguaglianza delle possibilità per ogni uomo ed ogni donna di questo Pese, come non può e non deve dimenticare la diversità irripetibile di ogni essere umano, predisponendo le condizioni per la sua realizzazione in quanto persona».
L’ufficio stampa del PDCS
San Marino, 22 luglio 2013
 

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