Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Disoccupato 47enne di nazionalità marocchina arrestato nella notte tra domenica e lunedì dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale /«Troppo occidentale», le sfascia l’auto / Padre magrebino non accetta l’abbigliamento e gli amici della figlia. Madre terrorizzata
SANTARCANGELO.
Mentre chiamava terrorizzata i carabinieri barricata nella sua stanza, il padre le ha sfasciato la macchina che serve a lei e al fratello per andare al lavoro con un forcone. Vetri e carrozzeria demoliti mentre urlava epiteti irripetibili e annunciava, per l’ennesima volta «prima o poi ti uccido».
A scatenare l’ultimo raptus dell’operaio 47enne di nazionalità marocchina – finito in carcere alle 4 dell’altra notte per resistenza a pubblico ufficiale e che potrebbe essere il primo nel riminese a “subire” gli effetti del decreto “Del fare” che dal 21 agosto scorso permette un giro di vite contro chi maltratta le donne e più in genere la propria famiglia – la gita al mare di domenica cui non era stato invitato a partecipare. Da quando tre anni fa ha perso anche l’ultimo lavoro nei campi, infatti, l’uomo ha iniziato a bere senza soluzione di continuità. Ma, soprattutto, si è “fissato” nell’accanirsi contro la figlia rea, a suo dire, di essersi “occidentalizzata”. Una colpa che manifesterebbe nel modo di vestire come nel rapportarsi con i coetanei dell’altro sesso, ma che
non ravvisava quando, per molto tempo, la costringeva a lasciargli il suo stipendio da barista. Che unitamente a quello portato a casa dal fratello 22enne, il primogenito, permetteva da 36 mesi a mamma, papà, ai fratellini di 7 e 4 anni (nati in Italia) di vivere dignitosamente nonostante entrate massime
per 1.500 euro, su cui gravava un affitto di 650 euro. Stipendi che ora gestiscono i ragazzi con la madre: quando si erano piegati alle sue volontà, infatti, si erano ritrovati in mezzo ad una strada. Tutti i soldi dell’affitto e delle bollette se li beveva, e loro erano stati sfrattati. (…)
