Pochi giorni ci separano dal 20 ottobre, data in cui si celebrerà il Referendum per l’Europa. Questo è un momento di svolta per il futuro di San Marino, poiché la popolazione si esprimerà sulla volontà di essere un giorno, a pieno titolo, con pari dignità e pari opportunità parte della Comunità Europea.
Anche se al momento l’Europa non ha ancora raggiunto la pienezza di ciò che si è prefissa è un obiettivo che tutti gli stati europei dai più piccoli ai piú grandi costituiranno domani, una entità di affermazione dei diritti umani e di libera circolazione delle idee a tutti i livelli e con una prospettiva di sviluppo di grande impatto per quanto riguarda il mondo globalizzato.
Io spero che la popolazione di San Marino possa fare quel salto di qualità che guarda con lungimiranza al futuro.
Un SI al referendum non cambierà, certamente e nell’immediato, meccanismi già avviati, dai quali non possiamo esimerci, di trattative fra San Marino e L’U.E. che condizionandoci già ai livelli economici e commerciali, devono essere incentivati, ampliati, avere il sostegno pieno di tutta la popolazione, per una maggiore agibilità dei rapporti economici e finanziari e di circolazione delle professionalità.
L’obiettivo del referendum è consentire ai giovani sammarinesi, che in larga parte hanno raggiunto livelli di scolarizzazione elevata, di poter scegliere liberamente il paese europeo in cui trovare quelle opportunità di crescita che non sono possibili dentro i nostri confini, di poter circolare in Europa e nel Mondo con il passaporto sammarinese e orgogliosi di essere cittadini europei.
Il SÌ all’Europa oggi, significa creare e depositare un patrimonio vitale e fecondo per il futuro di un piccolo stato e di questo minuscolo territorio.
I processi economici che si vogliono privilegiare con interventi di corto respiro, saranno inadeguati e insufficienti per un autentico sviluppo, per un futuro di certezze. È ora di avere coraggio!