Arpae fa i controlli, trova valori sopra i limiti e vieta i bagni in ventisei zone della costa. Il Comune di Rimini fa delle “verifiche” in sette punti: «Acque pulite». Convocato un tavolo.
ADRIANO CESPI – Da una parte l’Arpae (l’Agenzia per la prevenzione dell’ambiente dell’Emilia Romagna), dall’altra il Comune di Rimini. E in mezzo lo stato delle acque del mare Adriatico. Lungo tutta la costa riminese. Inquinate, secondo l’ente regionale, al punto che, ieri mattina, è stato emesso il divieto di balneazione a Goro (provincia di Ferrara), nel tratto di Pinarella di Cervia, e in altre 26 zone del Riminese, da Bellaria a Rimini, fino a Riccione, Misano e Cattolica. Pulite, e ben sotto il livello di soglia, per Palazzo Garampi. Ed è subito giallo. Con un interrogativo che sorge spontaneo: quali sono i dati giusti, gli esami puntuali? E quali, invece, quelli sbagliati? (…)
Articolo tratto dal Corriere di Romagna