SCEPSI: da cosa nasce e perché
Esagerando scherzosamente (ma non poi tanto) un giornale d’opinione italiano ha parlato di “fuga di cervelli verso San Marino” per introdurre il discorso sulla Scuola europea per l’immaginazione sociale (SCEPSI).
Il progetto parte dalla constatazione di due crisi strettamente collegate fra loro: la crisi dell’Unione europea che non è solo effetto di problemi di ordine economico e finanziario, ma è soprattutto una crisi di idee, di progetti, di immaginazione, e la crisi dell’istituzione universitaria, che si trova oggi a dover affrontare una riduzione drammatica delle risorse disponibili e una perdita di energia intellettuale soprattutto in un paese come l’Italia in cui il peso delle antiche baronie non ha mai smesso di farsi sentire.
Questa doppia crisi ha portato l’università italiana, così come anche altre università dell’area europea (quella britannica, prima di tutto), a cercare nuovi spazi e nuove possibilità e ha portato anche ad un aumento della domanda di formazione e di ricerca innovativa nei campi dell’arte, dell’epistemologia e del pensiero politico.
È per dare risposta a questa domanda che nasce SCEPSI.
Il funzionamento
SCEPSI si sviluppa dall’incontro di un certo numero di docenti, studenti, ricercatori, artisti, attivisti sociali e giornalisti che negli ultimi anni hanno esperito il restringimento degli spazi per l’innovazione e la ricerca e vogliono creare un luogo di auto-formazione del lavoro cognitivo.
Perché San Marino
San Marino è una metafora fantastica. È un posto di gente che ha sempre voluto essere libera, una rocca che guarda vero il Mare Mediterraneo e ha mantenuto nei secoli una posizione di indipendenza senza condannarsi però all’emarginazione.
SCEPSI trae ispirazione dall’immagine e dalla storia di questa Repubblica, ma in cambio le offre un’opportunità unica: quella di caratterizzare la sua immagine in sintonia con le tendenze più dinamiche e innovative dell’arte contemporanea e del pensiero scientifico e filosofico del nostro tempo, e di attrarre a sé un grande numero di studenti, ricercatori e docenti alla ricerca di nuove forme di espressione didattica, e di nuove concatenazioni di ricerca comune – come testimonia la grande attenzione che il progetto SCEPSI ha ottenuto nel breve periodo di tempo (un mese,
attualmente) della sua esistenza pubblica, e dalle adesioni che si sono moltiplicate in questo breve tempo.
E anche se SCEPSI nasce a San Marino, la sua dimensione è fin da principio europea.
L’attività 2012
La Conferenza del 20 e 21 maggio di San Marino definirà le linee di ricerca e di elaborazione della Scuola, che nell’anno 2012 svolgerà cinque seminari, due a San Marino, uno a Helsinki uno a Oslo e uno a Barcellona.
Ciascuno di questi seminari partirà da una domanda:
Quali le prevedibili conseguenze di un fallimento economico dell’Unione europea sulla vita quotidiana? Quali le forme di vita sociale che permettano di reinventare l’entità europea oltre il suo imminente collasso?
Come possiamo aprire spazi di autonomia della conoscenza di fronte al processo di aziendalizzazione del sistema educativo?
Può l’arte, può la poesia, in quanto funzione della sensibilità e dell’affettività collettiva, far nascere nuove energie per rivitalizzare il campo sociale?
Come possono contribuire alla ricostituzione del corpo sociale le emergenti immaginazioni scientifiche?
La promozione
Il progetto SCEPSI è stato e sarà presentato e discusso:
13 aprile
Office for Contemporary Art, Oslo
15 aprile
School of Economics, Helsinki
3 maggio
Istituto Universitario di Architettura, Venezia
15 giugno
Museo Reina Sofia, Madrid
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