(Annuario della Scuola Secondaria Superiore, n. XXI, Anno
scolastico 1993-94, Marino Cecchetti)
‘Liceo Sammarinese’ è la nuova (provvisoria) denominazione
proposta per la scuola secondaria di secondo grado della Repubblica di San
Marino. Scaturisce da un progetto di ristrutturazione, che viene qui esposto
come contributo alla discussione, nella prospettiva di una organica riforma
legislativa di tale ordine di scuola.
FINALITA’ GENERALI
Il Liceo Sammarinese ha il fine di promuovere lo sviluppo
della personalità attraverso la cultura, di consentire l’acquisizione di
capacità autonome di apprendimento, giudizio critico, orientamento e scelta, in
vista di un ruolo che ottemperi alle attese personali e sociali.
Ha durata quinquennale.
I primi due anni sono finalizzati al consolidamento delle
conoscenze culturali basilari e alla acquisizione di prime conoscenze nelle
grandi aree dei saperi, favorendo un orientamento responsabile e motivato in
vista delle scelte successive.
Gli ultimi tre anni sono finalizzati all’approfondimento delle
conoscenze culturali generali e specifiche del campo prescelto e
dall’acquisizione di competenze in professionalià di base.
IL
CONTESTO
Innovazione nella continuità
La proposta, pur facendo riferimento ad altri progetti di
ristrutturazione di scuole secondarie superiori, non discende da un modello
prefabbricato. E’ un disegno, frutto di una riflessione sul sistema scolastico
sammarinese, sulle esigenze della società sammarinese e sui rapporti fra San
Marino e gli altri stati in materia scolastica. Rispetto alla scuola esistente,
si prevede il potenziamento della formazione generale culturale e la
riorganizzazione degli indirizzi, arricchiti ed incrementati di numero fino
a coprire, in alcuni casi, l’area della professionalità di base.
Le esigenze interne
Il progetto si colloca nell’ottica dello sviluppo dell’attuale
Scuola Media Superiore quale si è venuta configurando con le leggi 16 aprile
1981 n.9, 24 marzo 1983 n.46, 18 settembre 1990 n. 104, che hanno trasformato,
in parte, anche il precedente Ginnasio Liceo regolato con legge 12 agosto 1946
n.45.
Il progetto mira soprattutto a fornire una risposta al bisogno
di allargare il ventaglio delle possibilità in territorio, per i ragazzi che
terminano la scuola dell’obbligo. Ogni anno una ottantina di ragazzi sceglie
la scuola secondaria superiore sammarinese. Tale numero, che rappresenta meno di
un terzo del totale dei licenziati della Scuola Media, è rimasto pressoché
stazionario dall’anno scolastico 1981/82 quando l’antico Ginnasio-Liceo è stato
affiancato dal Biennio dell’Istituto Tecnico Industriale ed ha preso la
denominazione di Scuola Media Superiore. Alla successiva attivazione di due
nuovi indirizzi, il linguistico (1983/84) e lo scientifico (1991/92) non ha
corrisposto una lievitazione di tale numero.
I rapporti con l’esterno
La Repubblica di San Marino è stata sempre (e
necessariamente) attenta ad assicurare ai suoi giovani la possibilità di
intraprendere o proseguire gli studi nello Stato Italiano, come, prima del
1861, nello Stato Pontificio. Tuttavia i rapporti fra i due Stati, in materia
scolastica, sono rimasti per più di un secolo regolati da norme unilaterali, che
si limitavano, appunto, a precisare le condizioni minime (in termini di età e
programmi) per consentire i passaggi da un sistema all’altro senza troppe
difficoltà.
Un accordo fra i due Stati, in materia, fu raggiunto il 28
aprile 1983 ed è stato ratificato dal Consiglio Grande e Generale il 14
febbraio 1985. Tale accordo riprende in esame il riconoscimento degli “studi
parziali”, ma tratta anche del “riconoscimento reciproco dei titoli di studio”,
cioè dei titoli aventi valore non solo per il proseguimento degli studi ma anche
per “ogni altro fine di legge” nei due Stati.
Fino ad oggi la scuola secondaria di secondo grado sammarinese
(sia come Ginnasio Liceo sia come Scuola Media Superiore, nelle sue 4
articolazioni) ha assicurato ai giovani “studi parziali”, attivando corsi che
immettono poi nel sistema scolastico italiano o dopo il Biennio dell’Istituto
Tecnico Industriale o dopo la maturità classica, scientifica o linguistica. Al
sistema scolastico italiano finora è stato demandato il rilascio dei titoli di
studio veri e propri, quelli terminali.
Il progetto in questione utilizza il citato accordo, per
attivare anche corsi che si concludano a San Marino, cioè che rilascino, in San
Marino, titoli di studio terminali, spendibili (oltre che per il proseguimento
degli studi) per l’accesso a professioni anche regolamentate, a San Marino ed
in Italia, mediante l’iscrizione agli albi professionali dell’uno o dell’altro
Stato. Attraverso gli albi professionali italiani sarà possibile poi far sì che
i titoli di studio terminali conseguiti a San Marino siano spendibili nell’area
europea della CEE.
Le scelte strutturali ed i rapporti con l’Italia
Le scelte fondamentali, che stanno alla base del ‘Liceo
Sammarinese’, si rifanno al progetto di rinnovamento della scuola secondaria
superiore italiana elaborato dalla “Commissione Brocca” nel periodo 1987-1992, e
che ha cominciato a diffondersi in istituti italiani, sperimentali e non, a
partire dall’anno scolastico 1991/92. A quel progetto si fa costante riferimento
per i piani di studio, gli orari ed i programmi, con qualche eccezione che sarà
precisata e motivata di volta in volta.
A piani di studio, orari e programmi va dedicata molta
attenzione, ai fini di un’agevole applicazione del citato accordo
italo-sammarinese in materia. L’accordo subordina il riconoscimento dei
titoli proprio alla “sostanziale corrispondenza dei programmi” ed “all’esame e
confronto dei piani di studio” delle scuole corrispondenti.
I FONDAMENTI
La scelta della licealità
Il termine ‘liceo’ è qui inteso non come scuola esclusiva di
preparazione pre-universitaria, ma nel significato di scuola di cultura
generale, di cultura da acquisire ed apprezzare per il suo intrinseco e
gratuito valore per la formazione della persona non meno che per l’uso
professionale e specialistico che se ne può fare. Scuola nella quale perseguire
un sapere consapevole, critico e problematico; che si proponga come traguardo
lo stadio della sintesi delle conoscenze, così che il particolare sia compreso
in un contesto ampio dove trovi il suo posto e la sua ragione. Nel progetto
si riserva molto spazio alle discipline fondanti sul piano storico, logico,
linguistico e scientifico, e ogni disciplina ha una impostazione
intenzionalmente culturale cioè critica, riflessiva, consapevole.
Attraverso la ‘licealità’ si ricompone la tradizionale
dicotomia tra indirizzi aperti alla continuazione degli studi e quelli a
terminalità conclusa.
Cultura generale e scuola rinnovate
La ‘licealità’, che proviene da una tradizione pedagogica e
didattica ormai consolidata, si applica qui in un contesto di cultura generale
rinnovata frutto sia del passato che della civiltà attuale che su quel passato
si fonda. Vanno rivisitati di conseguenza i termini della formazione generale.
Ad esempio:
* le materie scientifiche non sono poste in subordine rispetto
ad altre;
* sono stati generalizzati gli elementi di diritto ed economia,
di chimica e fisica, di filosofia, ed, in particolare, sono state
generalizzate la lingua straniera e l’informatica, pur costituendo, alcune di
queste materie, anche la base di specifici indirizzi;
* i laboratori sono diffusi non solo nel settore delle
scienze, in quanto il metodo che vi si esperimenta (analisi, ipotesi- sintesi,
verifica) è da ritenersi formativo e produttivo in ogni settore di attività;
* le nuove forme di comunicazione sono oggetto di studio come
le tradizionali, in quanto procedimenti ormai largamenti diffusi e di
accertata efficienza mediante i quali si trasmettono e si influenzano le idee;
* le prove oggettive di valutazione, all’occorrenza
meccanizzate, affiancano quelle tradizionali.
Il cambiamento riguarda anche altri aspetti. Ad esempio:
* c’è un uso costante e generalizzato degli strumenti prodotti
dalle nuove tecnologie, accanto ai consueti libro di testo, lavagna, ecc.;
* la biblioteca (intesa in senso lato, come raccolta
organizzata di libri, nastri audio e video, prodotti software ecc.) diventa
luogo essenziale, collegato con altre biblioteche e con banche dati, aperto per
l’intera giornata, con personale specializzato a disposizione dei giovani;
* appositi locali sono adibiti all’autoapprendimento (come
rinforzo) ed all’autoverifica, mediante l’uso opportuno delle nuove tecnologie
multimediali;
* le aule ed i laboratori sono ‘collegati’ con la
‘biblioteca’ in modo da poterne utilizzare le risorse direttamente durante le
lezioni.
Le professionalità nella licealità
Da una base di cultura generale rinnovata si dipartono gli
indirizzi, sviluppati secondo criteri, al contempo, di unitarietà e di
differenziazione. L’intreccio fra discipline comuni e discipline di indirizzo
sviluppato all’interno della ‘licealità’, evita il pericolo di trascurare
componenti fondamentali della cultura e di mortificare potenzialità formative
che, invece, opportunamente valorizzate, possono concorrere a sviluppare una
personalità equilibrata ed a far conquistare una più ricca competenza
settoriale. Si risponde, in questo modo, all’esigenza propria della società
attuale che richiede sempre più personale versatile, capace di fornire
prestazioni diverse, non legate esclusivamente ad una specializzazione. Tutte
le articolazioni liceali o indirizzi sono finalizzati al proseguimento degli
studi. Alcuni danno anche la possibilità di inserirsi direttamente in ruoli
professionali.
LE SCELTE SPECIFICHE
Gli indirizzi
Gli indirizzi, proposti nella prima fase, sono cinque. Tre
corrispondono agli attuali licei: classico, linguistico e scientifico. Di
questi sono stati ristrutturati i piani di studio (in particolare del
linguistico). Infine viene proposto un indirizzo nuovo che copre il versante
economico.
SCUOLA MEDIA SUPERIORE LICEO SAMMARINESE
(attuale) (proposta)
Liceo Classico Liceo
Classico
Liceo Linguistico Liceo
Linguistico
Liceo Scientifico Liceo
Scientifico
Ist. Tecn. Industriale Liceo
Tecnologico
(biennio)
(biennio)
……………………. Liceo
Economico
Quadro orario
Per tutti gli indirizzi l’orario settimanale complessivo
obbligatorio di lezione è quantificato in 34 ore settimanali. Tale numero,
oggettivamente alto, è giustificato dalle seguenti considerazioni:
* rispetto agli indirizzi attuali si ha un incremento per
alcuni (classico) ed un decremento per altri (specialmente l’ITI);
* rispetto all’orario della scuola media inferiore sammarinese,
l’incremento è solo di due ore settimanali;
* molte delle 34 ore settimanali sono dedicate espressamente,
in ogni indirizzo, ad attività di laboratorio, con riflessi positivi anche sulle
lezioni ‘ordinarie’ (e sulla preparazione per queste);
* i programmi degli insegnamenti particolari del sistema
sammarinese, Diritto Sammarinese e Storia Sammarinese, sono già inseriti nei
programmi ordinari degli analoghi insegnamenti ordinari.
Cattedre
L’accesso alle cattedre è regolato sulla base dei titoli
previsti dalle classi di concorso. Le cattedre sono formate secondo i criteri
stabiliti dalla legge 17 settembre 1993 n.106:
* verticalità;
* specificità di indirizzo;
* tendenza a completamento d’orario fino a 18 ore settimanali
con un minimo non inferiore a 14 ore settimanali;
* Accorpamento
degli insegnamenti (per quanto possibile).
|