Segreteria Finanze: sul mancato versamento della monofase

Segreteria Finanze: sul mancato versamento della monofase

(tratto da San Marino Notizie)

A seguito delle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi riguardanti la mancata riscossione di crediti da monofase da parte dello Stato nei confronti di aziende debitrici, la Segretaria di Stato Bilancio e Finanze ritiene opportuno e doveroso fare chiarezza sul contesto e sulla linea che il governo sta adottando. Gli uffici competenti, Ufficio Tributario ed Esattoria, in base alle competenze attribuite dalla legge hanno operato ed operano quotidianamente per il recupero dei crediti da monofase verso i soggetti debitori nelle tempistiche corrette e con gli strumenti giuridici a disposizione.

L’ammontare del credito pregresso derivante dal mancato pagamento della monofase si è prodotto nel corso degli anni passati ed è frutto di mancato pagamento da parte di aziende cessate a seguito di fallimento, liquidazione coatta o volontaria, in una situazione di mancanza di beni mobili o immobili su cui potere fare rivalsa. Di fatto trattasi di crediti inesigibili. Per “consuetudine”contabile tali crediti pregressi sono stati sempre riportati di anno in anno nel bilancio dello Stato sotto forma di residui e controbilanciati da un fondo rischi di pari importo.
Rispetto a questa modalità contabile il FMI ha suggerito di procedere alla cancellazione dal bilancio dei crediti manifestamente inesigibili, linea sulla quale il governo concorda al fine di una maggiore coerenza ed aderenza alla realtà del bilancio stesso.
Un orientamento che nulla spartisce con supposizioni di sanatorie, minimamente prese in considerazione dalla Segreteria di Stato per il Bilancio e le Finanze, infatti le azioni esecutive avverso le società debitrici proseguono comunque secondo l’iter di legge fino alla loro conclusione, con lo scopo di non lasciare nulla di intentato.
I recuperi di crediti monofase da soggetti economici operanti ed attivi, proseguono secondo le procedure di legge, pur nell’ottica di un dialogo tra amministrazione ed operatori economici, nel reciproco rispetto.
“Non vi è alcun dubbio che lo Stato debba recuperare i propri crediti e che gli operatori economici debbano assolvere al proprio dovere contributivo. La situazione che si affronta ora è quella di un accumulo di somme derivanti dal passato di aziende che sono fallite lasciando debiti con fornitori e con la pubblica amministrazione in assenza di attivo. Da un lato occorre mettere chiarezza nel bilancio dello Stato come giustamente chiesto dal FMI, dall’altra sicuramente occorre una gestione sempre più oculata della nostra economia” dichiara il Segretario di Stato Claudio Felici.
La Segreteria di Stato per il Bilancio e le Finanze

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