Sfratta diciassette ucraini dal suo albergo di Rimini: «Non posso continuare a fare beneficenza»

Sfratta diciassette ucraini dal suo albergo di Rimini: «Non posso continuare a fare beneficenza»

I profughi si sono presentati con le valigie in questura: trovata per loro una soluzione temporanea grazie a polizia e prefettura.

MANUEL SPADAZZI – Fuori dal loro Paese, in fuga dalla guerra. Fuori anche dall’hotel a Rimini che li aveva accolti, dopo il lungo viaggio dall’Ucraina. Un albergatore di Rivazzurra ieri mattina ha messo alla porta una ventina di profughi ucraini, che erano ospiti nella struttura da diversi giorni. L’hotel (un due stelle vicino viale Regina Margherita) è stato tra i primi di Rimini ad aprire le proprie porte ai rifugiati e l’ha fatto finora gratuitamente, senza ricevere alcun ristoro. Ma il titolare ha deciso che così «non si può andare avanti. Non posso continuare a tenervi qui, se non mi rimborsano almeno le spese». E così ha ’invitato’ i rifugiati a fare le valigie. È stata una scena straziante. (…)

Articolo tratto dal Resto del Carlino

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