Le ronde sfilacciano la maggioranza del
sindaco di Rimini Alberto Ravaioli. Il capogruppo del Pdci
Eugenio Pari infatti prende carta e penna e definisce
l’atteggiamento del primo cittadino “pilatesco”.
Quando invece,
sottolinea il consigliere in una nota, avrebbe dovuto dar vita ad
“un atto di opposizione civile”, di “difesa dello stato di
diritto”.
Perche’ “l’organizzazione di ronde per il controllo del
territorio- fa presente Pari- e’ un sintomo dell’abolizione di
fatto dello stato di diritto eseguita dal governo”. È
impensabile, incalza l’esponente dei Comunisti italiani, “che dei
cittadini, magari con un fazzoletto verde al collo, possano
sostituire le forze di polizia nel controllo del territorio e
nella prevenzione dei fatti criminosi”. Al contrario andrebbe
semplicemente assicurata, da un lato “la certezza della pena”,
dall’altro l’adeguata dotazione di risorse alle forze di polizia.
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