Simone Mascia, Corriere Romagna: Omicidio sulle colline di Covignano. La vittima

Simone Mascia, Corriere Romagna: Omicidio sulle colline  di Covignano. La vittima

 Corriere Romagna

Il delitto non sembra premeditato

Il movente resta un mistero. La vittima senza lavoro fisso viveva nella sua station wagon

Era originario di Alfero di Verghereto dove vive l’anziana madre

Simone Mascia

(…) Il 55enne Leonardo Bernabini
era incensurato ed
era divorziato da otto anni;
aveva due figli, un maschio
e una femmina ormai
maggiorenni. Di mestiere
faceva il conducente
di autobus e di camion,
ma nel fine settimana arrotondava
lo stipendio facendo
anche il tassista per
i ragazzi che volevano raggiungere
le discoteche. Un
vita fatta di lavoro, nel suo
passato anche un impiego
come fotografo in uno studio
in viale Regina Margherita.
Sgobbava dalla
mattina fino a notte fonda;
uno stakanovista che non
smetteva mai di faticare
per rimpinguare quello
stipendio che non lo faceva
arrivare a fine mese.
Soprattutto da quando aveva
divorziato dalla moglie
ed era stato costretto a
lasciare il tetto coniugale.
Da allora, Bernabini aveva
condotto una vita in cui
l’obiettivo era tentare di
mantenersi, tra le tante
difficoltà a cui devono sottostare
i padri separati.
Non dimenticava infatti
nemmeno i figli, a cui passava
del denaro, come testimoniano
diverse ricevute
di bonifici trovate
nella sua auto. Il 55enne di
Verghereto, senza mai un
guaio con la giustizia, non
navigava certo nell’o ro ,
insomma.
La conferma arriva da
un’ulteriore scoperta fatta
dalla polizia: la sua vecchia
Opel Astra station
wagon si era trasformata
questa estate nel suo domicilio:
è lì che dormiva
dopo che la parcheggiava
all’esterno del centro commerciale
delle Befane. Ecco
spiegato perché gli agenti
della mobile, arrivati
sul luogo del delitto, proprio
all’interno dell’a uto
hanno trovato “l’intera vit
a” di Bernabini: vestiti,
soldi, documenti, cellulari,
borsello, effetti personali.
Portava tutto con sé,
perché non aveva tanti altri
posti dove appoggiarsi.
Uno di questi era rappresentato
dall’a ppartamento
della sorella che abita
a Rimini, dove il 55enne
andava saltuariamente.
Con un altro fratello invece,
residente a Coriano,
non aveva molti contatti.
Ad Alfero di Verghereto,
infine, dove era nato, gli
rimaneva la mamma 80enne,
che ieri è stata raggiunta
dalla notizia della
morte del figlio.
Una vita di stenti, insomma,
in cui gli investigatori
cercano di trovare
qualche indizio per la risoluzione
del caso. Un giallo
in cui si esclude anche il
movente della rapina:
nell’auto sono stati trovati
gli effetti personali della
vittima, compreso il portafoglio
con dentro 500 euro
e le carte di credito, ma
anche due cellulari, uno
dei quali appena comprato,
con dentro nessun numero
di telefono
. (…)

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