Sinistra Unita contro il lavoro nero a San Marino

Sinistra Unita contro il lavoro nero a San Marino

Trasformare la tessera della mensa in
una tessera obbligatoria di riconoscimento del lavoratore
dipendente. È la proposta forte contenuta nel progetto di legge
“Repressione del lavoro nero”, presentato oggi alla stampa, che
Sinistra unita depositera’ domani in Segreteria istituzionale per
avviare il normale iter parlamentare.

Da tempo il partito aveva pronto l’articolato e mai momento
poteva essere piu’ adatto per la sua presentazione. Solo pochi
giorni fa, infatti, l’ultima morte bianca sul Titano, di un
lavoratore in nero, ma anche la scoperta di 22 dipendenti non
regolari in una azienda di Gualdicciolo. Scoperta che
nasconderebbe un fenomeno ancora piu’ inquietante: quello della
tratta di schiave. Sul caso, pero’, nessuna posizione ufficiale
del governo, nessuna indagine avviata, almeno a livello formale,
anche se pare che un’indagine fosse in corso ma sia stata poi
interrotta. E scarsa indignazione anche tra gli stessi
sammarinesi.
Su pero’ non ci sta e, in attesa di verificare la possibilita’
di una manifestazione in compagnia dei sindacati, propone un giro
di vite sul lavoro nero. Il progetto di legge, spiega infatti il
consigliere Alessandro Rossi, mira innanzitutto a rendere
“semplice, veloce e chiara la verifica del lavoratore non in
regola”, attraverso l’introduzione della “tessera del lavoro”,
obbligatoria in tutti i luoghi di produzione e di attivita’ delle
aziende. Constatata la mancanza, scatterebbe non solo l’iter
amministrativo, dunque una sanzione a partire da 500 euro, ma
anche quello penale.
La nuova normativa introduce inoltre
l’onere della prova a carico del datore di lavoro; una sanzione
per i lavoratori dipendenti che non operano in regola e sono
pensionati, cassa-integrati o ricevono ammortizzatori sociali;
l’obbligatorieta’ di tutta una serie di certificazioni sulla
sicurezza per le imprese che partecipano agli appalti pubblici; e
la sospensione della licenza all’azienda dove si e’ verificato un
grave infortunio o una morte bianca per un dipendente in nero.
“Vogliamo riaffermare le regole”, sintetizza il capogruppo
Ivan Foschi, ribadendo come “il governo brancola nel buio”
alimentando un “clima di incertezza e preoccupazione” che certo
non aiuta le aziende e i lavoratori sammarinesi.

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