Sit sindacale sul Pianello per salvare le aziende sane

Sit sindacale sul Pianello per salvare le aziende sane

Dentro Palazzo Pubblico la
discussione della manovra correttiva. Fuori, in pizza della
Liberta’, il sit in della Centrale sindacale unitaria (Csu) che
richiama sul Pianello circa 200 persone. Per la terza
manifestazione nel giro di sei mesi. Un segnale chiaro quello dei
lavoratori che viene accolto dalla politica.

Il primo risultato del sit in e’ infatti un incontro tra
sindacati e capigruppo. Presenti per la maggioranza Alberto Selva
di Alleanza popolare, Maurizio Rattini del Nuovo partito
socialista, Nadia Ottaviani del listone Pdcs-Eps-AeL, Angela
Venturini dei Moderati; per l’opposizione Claudio Felici del
Partito dei socialisti e dei democratici, Giovanni Lonfernini dei
Democratici di centro, Ivan Foschi di sinistra unita e Paolo
Crescentini dei Socialisti riformisti. “L’atteggiamento del
governo sull’Italia non e’ sufficiente”, spiega alla politica il
segretario della Csdl, Giuliano Tamagnini, chiedendo un “cambio
di passo forte” perche’ a soffrire e’ l’economia sana. E infatti
importanti aziende stanno abbandonando il Titano portandosi
dietro i dipendenti. Nonostante il decreto incentivi entri a
regime solo a ottobre.

Alla richiesta di un tavolo di
confronto l’esecutivo non ha ancora risposto, prosegue Tamagnini,
mettendo in evidenza le tre richieste della Csu: scambio
automatico di informazioni con l’Italia, posizione precisa
sull’Ue, progetto di sviluppo. “Dobbiamo remare tutti insieme”
gli fa eco il segretario della Cdls, Marco Beccari: “la
situazione e’ molto preoccupante e l’incertezza non aiuta”.
Soprattutto, aggiunge Gilberto Piermattei della Csdl, se
“siamo in ritardo su tante riforme: quella previdenziale, quella
tributaria e quella del catasto. La piazza ora e’ ancora
tranquilla, ma l’insicurezza puo’ rompere la pace sociale”.

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