SMAC: evviva i commercianti abbasso gli evasori! R.E.T.E.

SMAC: evviva i commercianti abbasso gli evasori! R.E.T.E.

SMAC: evviva i
commercianti abbasso gli evasori!

Questo governo allo sbando si spertica spesso in
dichiarazioni a favore della trasparenza e della condivisione, peccato che
puntualmente se ne dimentichi quando occorre trasformare le chiacchiere in
fatti. Così un folto gruppo di commercianti esasperati dall’assenza di
soluzioni per il loro comparto, ha deciso di abbassare le serrande e scendere
in piazza durante l’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale: inutile dire
che il governo aveva promesso anche a loro incontri mai avvenuti. La goccia che
ha fatto traboccare il vaso è la SMAC*, percepita come un ulteriore inghippo
burocratico ed operativo anziché un incentivo alla trasparenza e alla
competitività.

Il movimento RETE ha sempre sostenuto la validità
della SMAC come strumento per la certificazione dei ricavi
: è fondamentale infatti distinguere i commercianti
sani, che cercano di sopravvivere onestamente con la propria attività, dalle
poche mele marce che vorrebbero continuare a evadere le tasse e a beneficiare
di rapporti diretti col Segretario di Stato di turno per mantenere i propri
privilegi.

I due problemi che però ci fanno condividere la
rabbia dei commercianti, coi quali i rappresentanti di RETE si sono confrontati
direttamente in piazza durante lo sciopero di novembre, sono da una parte la mancanza
di confronto e l’indifferenza dei politici
di cui
abbiamo detto sopra, e dall’altra le questioni legate all’operatività
che dev’essere garantita agli operatori.

Già durante la discussione in Consiglio per la
riforma fiscale, avevamo sostenuto con forza che il governo avrebbe dovuto
concordare con le banche delle tariffe fisse e accessibili per la fornitura del
servizio di POS per la SMAC. Se tu Stato rendi obbligatorio uno strumento, non
puoi farmelo pagare 300/400 euro annui (che sostituiscono di fatto
l’eliminazione della minimum tax in
finanziaria). Inoltre, perché il governo non ha attivato modalità di esecuzione
della SMAC meno invasive? Non è giusto che i commercianti si facciano carico dell’improvvisazione
del governo, come non è giusto continuare in questo tira e molla infinito per
cui la certificazione puntuale dei ricavi non viene controllata.

L’attivazione della SMAC, se fatta con
ragionevolezza, contribuirà a evitare le solite guerre tra bande che finiscono
per etichettare i “commercianti evasori”, i “dipendenti pubblici fannulloni” e
gli “industriali perennemente esentasse”. Occorre superare queste lotte di
categoria, come anche le diatribe tra commercianti della zona alta e della zona
bassa del centro storico… questo non serve a nessuno. Tutti insieme dobbiamo
contrastare evasione, lavoro nero, clientelismo, voto di scambio.

E tutti insieme, oltre alla SMAC, si deve tenere
alta l’attenzione sull’operato del governo: ad esempio in una delle prossime
sedute del Consiglio ci sarà la seconda lettura della legge sul Piano
Regolatore Generale, in cui il governo vuole eliminare la clausola di blocco
alla costruzione di altri centri commerciali in territorio! Prima di costruire
altri vuoti centri commerciali, ci chiediamo noi, non sarebbe più intelligente
far lavorare meglio i commercianti che ancora resistono? Oppure dobbiamo
lasciarli morire sperando che ne arrivino altri? A volte è difficile capire
dove voglia andare questo governo improvvisato!

Movimento R.E.T.E.

Rinnovamento Equità Trasparenza Ecosotenibilità

 

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