Stages formativi per gli studenti, auspichiamo che tutte le domande possano essere accolte
Luigi Forcellini (FUPS-CSL) chiarisce meglio il suo pensiero rispetto a quanto scritto in una recente nota sul periodico della Federazione Pensionati
31 luglio 2012 – Sono state circa 700 quest’anno le domande dei giovani studenti sammarinesi per accedere agli stages formativi presso luoghi di lavoro pubblici e privati. Di queste 700, le domande accolte sono state 200. Questa tematica è stata recentemente sollevata da Luigi Forcellini, membro del Direttivo della Federazione Pensionati CSdL, in un suo articolo pubblicato sul n. 9 della terza Torre, il periodico della FUPS.
L’intento di Luigi Forcellini era quello di esprimere il suo forte rammarico per il fatto che solo una parte delle richieste è stata accolta, quando si tratta di una opportunità molto importante per consentire un primo approccio concreto dei ragazzi al mondo del lavoro, che evidentemente ha riscosso un grosso interesse da parte dei giovani sammarinesi, come testimoniano le tantissime domande inoltrate.
Nel fare ciò ha espresso una serie di perplessità e richieste di chiarimento sui criteri che vengono adottati per l’accoglimento o meno delle richieste. Poiché ha usato toni ed espressioni un po’ forti, Forcellini ha sentito la necessità di specificare e precisare meglio il suo pensiero.
“La mia richiesta di chiarimenti circa l’assegnazione degli stages agli studenti sammarinesi che ne hanno fatto richiesta – scrive Luigi Forcellini – ha ricevuto risposte soddisfacenti. Ho potuto verificare presso l’Ufficio allo Studio le graduatorie ed il regolamento di gestione che viene applicato. Ritengo comunque che questa opportunità debba essere fortemente estesa; è una esperienza lavorativa molto importante e formativa per i ragazzi, e quindi sarebbe bene cercare di accogliere più richieste possibili. Era a questo che tendeva la mia richiesta-provocazione, anche se i termini con cui mi sono espresso possono aver favorito interpretazioni distorte del mio pensiero.”
“Per questo – sottolinea Luigi Forcellini – sento il dovere di rivolgere le mie scuse al Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura Romeo Morri e all’Ufficio Diritto allo studio. La mia stima per il dott. Morri è di lunga data e rimane senza alcuna ombra. Le mie considerazioni circa i “piccoli centri di potere” erano rivolte al potere della burocrazia nel suo complesso, e non ad una Segreteria di Stato in particolare. Spero in tal modo di aver chiarito il mio pensiero”.
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