Su REPUBBLICA, in un lungo articolo a firma di Carlo Bonini, si tratta di Scaramella e San Marino.
Scaramella sarebbe approdato a San Marino tra il 2003 e il 2004. Era Segretario di Stato agli Affari Esteri Fabio Berardi. Espresse l’intenzione di trasferire qui la società “Ecpp (Environmental Crime Protection Program), che alcuni dicono avere sede negli Stati Uniti.
Certo è che riesce in qualche modo a ingranare nel mondo politico sammarinese tanto da riuscire ad ottenere due delibere del Congresso di Stato a suo favore. Scrive Bonini: Nel novembre 2004, l’allora maggioranza di centro-destra lo gratifica di due delibere (una nominativa, l’altra a beneficio della Ecpp) che stanziano 10 mila euro per uno studio sui rischi ambientali del territorio.
Bonini attribuisce la responsabilità o il merito di tali delibere a Gabriele Gatti. Incorrendo così in un clamoroso errore: Gatti in quegli anni non aveva alcun incarico di governo nè alcun incarico di partito.
Ancora a Gatti viene attribuita la responsabilità nella prima metà del 2005 – cioè quando non aveva alcun incarico né di governo né di partito – di aver consegnato (come privato cittadino?) una lista di comunisti sammarinesi cui l’URSS (quando esisteva) mandava danaro da trasferire ai partiti di sinistra italiani.
Certo è che Scaramella ha potuto, per un periodo, sfruttare il nome di San Marino fino a vantarsi di espletare attività peritali in Repubblica in base ad un “incarico di consulente per il Consiglio di Stato”.
Bonini, nel suo articolo, parla della stretta amicizia di Scaramella con l’ex comandante della Gendarmeria Marcello Biagioli (ufficiale dei carabinieri che verrà avvicendato a fine gennaio 2005 dopo essere stato travolto da un’inchiesta della Procura di Roma per vecchie storie della Banda della Magliana).
Bonini conclude scrivendo che Scaramella non si è visto più a San Marino da quando è arrivato il nuovo comandante della Gendarmeria, Achille Zechini.
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