Su sulla Finanziaria

Su sulla Finanziaria

Finanziaria 2011: piccoli passi sull’orlo del
baratro

L’ultima sessione consiliare ha svelato l’assoluta incapacità
progettuale del Patto oltre ad avere aperto una ferita a livello istituzionale, con una finanziaria omnibus che non serve a superare l’emergenza ma che tiene conto solo
delle tirate di giacca dei vari soggetti della maggioranza.

Ci chiediamo, infatti, cosa abbia a che fare con la finanziaria la
modifica della legge sulla Protezione Civile che riporta nelle mani del Congresso di Stato la nomina del suo Capo.

Cosa abbiano a che fare le varie interpretazioni autentiche richieste
dagli avvocati del Patto e da Banca Centrale sulle questioni più disparate,
dalla normativa sul leasing, alla modifica della quote esente per le
partecipazioni azionarie (modifica del decreto di ottobre 2010!), la diminuzione della imposta sulle
importazioni dal 6% al 2% per gli aereomobili acquistati da società estere con
domicilio a San Marino
, etc, etc.

Per non parlare della Agenzia
per gli investimenti esteri
, un ennesimo carrozzone, doppio dell’esistente
previsto già lo scorso anno e non ancora nato.

Una assoluta incapacità progettuale coperta dai contentini dati qua e
là, che rischia di scontentare tutti e di fare saltare la stabilità del
sistema.

Nessun intervento di prospettiva, nessun orizzonte di azione, solo una
lista della spesa che non può essere tollerabile sull’orlo del collasso.

Le forze di opposizione sono state chiare: Europa, scambio automatico di informazioni e introduzione del sistema
Iva
.

Sinistra Unita ha presentato anche
proposte di equità nel reperimento delle risorse, a partire dalla riduzione del 10% del finanziamento pubblico ai partiti,
alle imposte sulle domiciliazioni 
multiple, sulle triangolazioni
, alla
patrimoniale sugli immobili
, all’aumento
delle pensioni minime compensato con la diminuzione del tetto massimo
.

Niente di tutto questo è stato recepito!

Il Governo ha tirato dritto con numeri
risicati e grandi tensioni interne, ed il Paese ne pagherà le conseguenze.

L’altro aspetto grave è la ferita
alla democrazia
: oltre alle
votazioni ripetute
, alle ore notturne che volevano impedire
l’approfondimento delle questioni, vi è
stato un assurdo, eccessivo ed antidemocratico ricorso al rimando con
decretazione
per le questione più disparate. Per dare una idea di questo
“delirio” vi proponiamo la lista dei decreti e degli impegni assunti in questa
manovra (vedi tabella in allegato). Si può capire come ci sia la
tentazione di superare il dibattito democratico da una parte e dall’altra ci
sia una assunzione di impegni che, alla luce della esuberanza inserita in
finanziaria, dubitiamo possa essere mantenuta con i tempi previsti.

Sinistra Unita vigilerà su questi impegni,
sulla loro equità quando saranno assunti, e proporrà le proprie contromisure. A
partire da quella sulle spese di
produzione reddito
che forse il
Governo non si è nemmeno accorto di dover preparare entro
fine anno.

Il Paese ha bisogno di tutte
le sue migliori risorse per uscire dalla crisi
, ha bisogno di una direzione di marcia  chiara e netta per metterle
al lavoro.
Il Patto Per San Marino oltre a non esister più non interpreta
più il Paese, e la sua  politica del ritardo e dei piccoli passi sparsi
rischia di diventare la pietra tombale di San Marino.

È necessaria una nuova Politica. Sinistra Unita insieme
al Paese, alle forze di opposizione e alle forze responsabili del Patto,
chiede di realizzarla urgentemente. Noi crediamo che ci sia nei Sammarinesi
forza, dignità e coraggio insieme a competenze e professionalità per tornare ad
avere futuro.

 

Sinistra Unita

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