Sui dati di Banca Centrale, Upr

Sui dati di Banca Centrale, Upr

COMUNICATO STAMPA
 
“La dinamica della raccolta conferma la sostanziale tenuta del comparto bancario, sia pure nell’attuale difficile congiuntura”. Inizia così il comunicato stampa di Banca Centrale emesso il 30 agosto scorso. Lo scarno ed asettico commento dell’autorità di vigilanza si pone a corredo dei dati sul sistema bancario – spariti da qualche mese – poi magicamente ricomparsi gli ultimi giorni di agosto. Sarebbe semplice fare dietrologie sulle incongruenze di fondo legate a questa apparizione. Il nuovo corso della trasparenza non ha avuto tempo – e noi diciamo forse neanche l’intenzione – di rendere pubblici i dati sul sistema bancario interrompendo così una buona prassi in atto dal 2008. Essere trasparenti significa dare conto di ciò che si fa e, soprattutto in campo finanziario, significa fornire informazioni su ciò che accade internamente. Analizzando i dati pubblicati emergono elementi netti ed incontrovertibili: la raccolta e’ evaporata e – da fine 2008 a oggi – sono spariti oltre 6 miliardi di euro. Un’emorragia di capitali che non si arresta a fronte di una mancanza di interventi strutturali per poterla invertire. Mentre in Svizzera i denari sono usciti e poi rientrati e il sistema tiene, San Marino corre allegramente verso l’ignoto. Ricordiamo (giusto per la cronaca!) poi le due banche commissariate nel 2011, le finanziare che chiudono e l’oscura vicenda Fincapital. Banca Centrale e’ sparita in questo caldo agosto di passione: non un commento, nessuna indicazione. Tutti allegramente silenti tanto il sistema regge!. “Il riposizionamento in ambito internazionale”, concetto con cui chiude il comunicato e’ un’idea suggestiva ma arrivata un po’ tardi. Il dialogo fra BCSM e Banca d’Italia, con firma di accordo, e’ sparita dal repertorio delle dichiarazioni del Presidente di BCSM. Riposizionarsi rispetto a cosa? Alimentare speranze con dichiarazioni surreali non rientra nei compiti delle autorità tecniche. L’UPR intende manifestare il proprio disappunto per questo atteggiamento. Ci sono centinaia di lavoratori che meritano risposte sul proprio futuro professionale ed è in gioco soprattutto la reale tenuta del settore. Non siamo alla trasmissione televisiva “Ballando con le stelle”, in cui dilettanti famosi divertono la folla mentre fanno pratica. Servono soluzioni serie ed adeguate ai tempi straordinari che stiamo vivendo. Il Governo continua a evitare un interrogativo nodale: dopo avere adeguato il funzionamento delle nostre istituzioni agli standard internazionali, su quali basi poggerà l’economia sammarinese per la propria crescita? Si tratta di una domanda a cui il Governo non risponde volutamente per mancanza di obiettivi e linee di intervento. La mancata adozione di un nuovo modello di sviluppo rischia di generare un’ulteriore regressione economica e sociale.  In tal senso l’UPR organizzerà’ – nel mese di ottobre – un momento di riflessione nel quale elaborare specifiche proposte.  A fronte di tutto questo rimane, per il Governo, il dovere morale di dare delle risposte e per Banca Centrale – in ragione delle rilevanti risorse economiche ed umane detenute – di supportare adeguatamente il sistema piuttosto che fornire dati in ritardo ed esprimere commenti fuori dalla realtà.
 
Unione Per la Repubblica (UPR)

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