Sul dibattito consiliare per emendamenti sul voto degli elettori esteri

Sul dibattito consiliare per emendamenti sul voto degli elettori esteri

Gli elettori sammarinesi non residenti non potranno esprimere la propria preferenza per i candidati politici delle prossime elezioni d’autunno. Ma i sammarinesi “esteri” di nuova generazione potranno esercitare il diritto di voto senza più l’obbligo di residenza per almeno un anno in Repubblica, come previsto dall’articolo 7 sulla cittadinanza, oggi abrogato. Sono questi gli esiti del dibattito consigliare del pomeriggio dedicato alle modifiche della legge elettorale, incentrato a lungo sul tema del voto estero. Con 33 voti a favore, 24 contrari e un non votante è stato infatti accolto l’emendamento presentato da Sinistra Unita che limita gli elettori esteri ad esprimere solo la preferenza di lista o coalizione, sottoscritto anche da Ap, Nps, Ns e Ps e Ans. Malgrado la larga maggioranza ottenuta all’esito della votazione nei confronti di questa modifica, i partiti principali, Psd e Pdcs, ma anche i Ddc si erano espressi contrari.
In risposta, il Psd e i Sammarinesi per la Libertà, una volta approvato l’emendamento di Su sul voto estero, hanno presentato a loro volta una modifica alla normativa elettorale per abolire l’articolo 7 sulla cittadinanza, “in modo da non gravare sulla condizione degli elettori non residenti”, verso cui anche il Pdcs si è dichiarato a favore. L’articolo 7 sulla cittadinanza- che impone ai discendenti dei sammarinesi non residenti di soggiornare per almeno un anno nella Repubblica di San Marino per poter esercitare il diritto di voto- è così stato abrogato con 37 voti a favore, 19 contrari, un astenuto e un non votante. Alla luce di questi esiti, è risultato così superato il secondo emendamento di Su per limitare il voto ai non residenti con sola cittadinanza sammarinese.
Queste sono le modifiche rilevanti, di natura politica, della legge qualificata “Modifiche ed integrazioni alle legge qualificata 11 maggio 2007 n.1 (Disposizioni per la valorizzazione della volontà dei cittadini e per la parità in materia di elezioni e campagne elettorali)”. Numerosi poi sono stati gli emendamenti di carattere tecnico presentati dal Segretario di Stato per gli Affari Interni Valeria Ciavatta, discussi e approvati in Aula.
Alla fine, così modificato, con 44 voti a favore e 7 contrari, ha passato l’esame dell’Aula consiliare il progetto di legge qualificata “Modifiche ed integrazioni alla legge qualificata 11 maggio 2007 n.1 (Disposizioni per la valorizzazione della volontà dei cittadini e per la parità in materia di elezioni e campagne elettorali)”.

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