Sul nuovo testo dell’accordo di cooperazione con l’Italia

Sul nuovo testo dell’accordo di cooperazione con l’Italia

Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi, ha consegnato questa mattina al Congresso di Stato una copia della bozza di accordo in tema di cooperazione con l’Italia. Il documento, ha poi spiegato in un incontro con la stampa, è stato concordato nella riunione tecnica di Roma del 19 giugno scorso ed “è stato scambiato tra le parti il 13 ottobre. Non c’è stata la possibilità di finalizzarlo a causa della crisi politica, ma mi auguro che il prossimo esecutivo parta da qui per arrivare celermente alla firma”.
Durante la seduta dell’Esecutivo è stata anche adottata una delibera presentata dai Segretari di Stato per gli Affari Esteri e per le Finanze, in vista della riunione del Comitato Moneyval dell’8 dicembre prossimo a Strasburgo, in cui verrà emanato il secondo rapporto di conformità della Repubblica alle raccomandazioni internazionali in tema di antiriciclaggio. “Una riunione – ha aggiunto Stolfi – fondamentale per San Marino, per le sue conseguenze sulla collocazione della Repubblica e del suo sistema bancario, nel contesto internazionale e nei rapporti con l’Italia”. Intanto si è anche al lavoro con il Ministero dell’Economia italiano per fissare un nuovo incontro della Commissione Mista, proprio a ridosso dell’8 dicembre, dopo la riunione del 3 novembre.
La bozza di Accordo di cooperazione con l’Italia è “il frutto del lavoro di due anni che ha portato a un’intesa sul tavolo tecnico”, resa nota al Congresso come “atto dovuto a fine mandato e replica alle critiche” sulla gestione della politica estera. Secondo il Segretario di Stato Stolfi “l’Accordo di cooperazione era a portata di mano, dato che oltre l’ok politico serve l’intesa tecnica”, raggiunta appunto il 19 giugno in un incontro a delegazioni allargate. La bozza, è entrato nel merito, ha rivisto gli articoli riguardo lo scambio di informazioni che nel 2006 erano stati criticati da diverse forze politiche. Così dall’articolo 1 è stato tolto il riferimento all’impegno di San Marino a recepire le normative italiane e l’articolo 12, ora il 14, è stato cambiato “in base alle nostre osservazioni che prevedono di non recepire i parametri più aggiornati dell’Ocse”. Dunque si tratta di “un accordo soddisfacente per San Marino: il lavoro con l’Italia è stato proficuo e ha dato risultati importanti. La mancanza della firma è imputabile alla crisi politica”.
La bozza, sulla quale c’è l’assenso anche delle categorie economiche e del mondo bancario, è ora pronta per il nuovo Governo che deciderà se adottarla o meno. “Mi auguro – ha concluso Stolfi – che si possa riprendere da qui il lavoro, perché il rapporto con l’Italia va stretto il prima possibile. Solo con l’accordo, infatti, si potrebbe ripartire con un clima di rinnovata fiducia e con paletti precisi”.

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