L’indifferenza della Politica alle vere esigenze della popolazione non è garante del nostro futuro
Ci volevano le scoraggianti esperienze che nelle ultime settimane troviamo giornalmente pubblicate sulla stampa circa gli effetti collaterali che produce il gioco d’azzardo per risvegliare le nostre coscienze. Per chi come me ha sottoscritto insieme ad altri 300 privati cittadini il documento “No alla Stato Biscazziere”, dove venivano esplicitamente evidenziate la contrarietà a proseguire nell’esperienza dei giochi e la pericolosità che essi avrebbero comportato per la collettività, non è una sorpresa.
L’atteggiamento che il cittadino è solito avere sulle cose che non lo coinvolgono direttamente o che non rientrano nella sua sfera d’interesse, è l’indifferenza.
Ed è su questa che i poteri costruiscono la loro casa.
Essere però indifferenti a quanto intorno ci accade, non ci rende né immuni, né ci da garanzie sul nostro futuro.
Gli oltre 300 cittadini che firmarono per convinzione il documento “Nò alla Stato Biscazziere”, pensavano al loro futuro.
Crediamo che sia chiaro a tutti che non si può più giocare con i giochi e che sia importante prendere coscienza che solo il lavoro e non il gioco può realizzare i bisogni e i desideri dell’uomo.
È diventato normale pensare che tutto è uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il potere e la posizione sociale. Si vive come se la verità non esistesse, come se il desiderio di felicità di cui è fatto il cuore dell’uomo fosse destinato a rimanere senza risposta.
E’ necessario urgentemente fermarsi a riflettere sul futuro che vogliamo dare ai nostri figli.
E’ necessario spenderci per salvaguardare e sostenere le famiglie.
E’ necessario educare la popolazione alla cultura del lavoro piuttosto che offrirgli solo modelli di guadagno facile; perché attraverso l’educazione si costruisce
la persona, e quindi la società; ed è da questa che dipendono anche la politica e l’economia.
Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri figli, perché più che pensare a loro pensano a se stessi.
Educare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato, mettendo a frutto il patrimonio che viene dalla nostra tradizione culturale, è possibile e necessario ed è una responsabilità di tutti.
Ne va del nostro futuro.
Luca Terenzi
Lista Civica Noi Sammarinesi