Sun express: un no alla casbah

Sun express: un no alla casbah

Il Sindaco Ravaioli da una parte demolisce, senza ragioni, i “sogni” di affermati imprenditori che lanciano idee innovative per Rimini, e ci riferiamo alla bellissima idea della monorotaia “Sun Express”, che potrebbe ridonarci un nuovo modo, pulito, di guardare Rimini; dall’altra, il nostro Sindaco, non affronta i problemi che la sua Amministrazione ha lasciato del tutto irrisolti (viabilità, rispetto ambientale, rilancio del turismo, ecc.).

Al suo Vice , che sogna alberghi “cetrioloni” da 120 mt. in salsa verde e voluttuose onde cementifere; che sogna una nuova Miami Beach nostrana, mica gli dice niente!

Il suo Vice, che è più furbo, si è inventato un Piano Strategico molto “Brain Storming” (tempesta nel deserto) in cui le regole generali sono: Esclusione di ogni giudizio critico; accettazione di ogni forma di proposta; produzione d un gran numero di idee, e poi una bella sintesi finale.

Allora forse capiamo perchè nel Piano Strategico si è potuta lanciare l’idea di una “monorotaia” ecologica, che non richiede un “motore immobiliare”, e perchè è stata subito bocciata. Non si sa mai che qualcuno ci creda davvero!

Al nostro Sindaco forse piace più il sogno “vetero comunista”, di fare della nostra zona turistica una specie di “Casbah”: tanto i clienti per gli alberghi trasformati in “residence” popolari, come suggerito nel convegno di ACER, ci arrivano coi barconi.

Rimini soffre ormai anch’essa delle ricadute di una fase congiunturale recessiva che, dopo i segnali preoccupanti di una stagione turistica appena sufficiente, stanno emergendo sia nel settore fieristico, che in quello industriale, segni di una sofferenza non risolvibile in tempi brevi.

C’è il rischio incombente di collasso per le imprese, che hanno difficoltà a fronteggiare le proprie esposizioni, unitamente alla caduta di fiducia fra gli stessi istituti di credito, sono i determinanti di un tempo che non permette più i bizantinismi di una politica autoreferenziale, incapace di fronteggiare con la dovuta tempestività le urgenze del momento.

Occorre ripensare lo sviluppo dei prossimi anni, occorrono regole fondamentali di buona amministrazione tempestività e trasparenza.

Occorre mettere insieme tutte le forze propulsive di questa città, promuovendo ipotesi di lavoro interessanti .

Noi abbiamo a cuore un affronto realistico dei problemi emergenti, consapevoli degli interessi in gioco, dei bisogni da affrontare e delle limitate risorse che, in questo periodo particolarmente contrassegnato dalla sfiducia e dal sospetto, possono essere comunque reperite.

Gli obiettivi della nostra proposta sono essenzialmente tre:

1) Dare risposta al bisogno abitativo delle famiglie, delle nuove coppie, degli immigrati, e degli studenti, secondo livelli differenziati di disponibilità finanziarie e caratteristiche differenti del bisogno (disponibilità di reddito, alloggi a rotazione per studenti, ecc.) .

2) Favorire prioritariamente l’utilizzo (sia come vendita, sia come affitto) degli immobili fin qui realizzati, e tuttora invenduti, per evitare il fallimento delle imprese gravate da pesanti oneri finanziari nei confronti delle banche.

3) Creare un patrimonio di aree pubbliche da utilizzare per le situazioni di disagio sociale, per l’edilizia convenzionata e per il trasferimento di superfici alberghiere da trasformare in residenziale convenzionato, liberando le aree tuttora bloccate da un’ applicazione inutilmente rigida della normativa di PRG, favorendo l’innovazione.
Consigliere Eraldo Giudici POPOLARI – LIBERALI – PDL

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