Sunto degli interventi in Consiglio

Sunto degli interventi in Consiglio

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE,DIBATTITO IN AULA SUI RAPPORTI CON L’ITALIA E LA PRESIDENZA DI BCSM

Si è aperta nel pomeriggio la seduta pubblica del Consiglio Grande e Generale con il comma comunicazioni. Al centro del dibattito, i temi dei rapporti con l’Italia, dopo i recenti controlli della Guardia di Finanza ai confini della Repubblica, e la nomina del Presidente di Banca Centrale. Primo a intervenire il consigliere di Su, Alessandro Rossi, che si aspettava “un preciso riferimento” sui controlli dei giorni scorsi ai confini con l’Italia da parte della Guardia di Finanza e sul giudizio del Moneyval dello scorso venerdì. Dopo di lui anche il consigliere Ddc, Giovanni Lonfernini, ha sollevato in Aula i temi dei recenti controlli delle Fiamme Gialle e sottolineato come nell’ordine dei lavori del Consiglio Grande e Generale manchi il comma per la nomina del presidente della Bcsm. “Spero che non sia Valerio de Molli – ha concluso l’intervento il consigliere Democratici di Centro – a dettare al Congresso la linea per la nuova presidenza di Banca Centrale”. Il collega di partito Pier Marino Mularoni ha poi annunciato la volontà dei Ddc di presentare un Ordine del Giorno che impegni il Governo a tenere informato il Consiglio sull’evolversi dei rapporti con l’Italia.
Agli interventi dei consiglieri hanno subito replicato il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Gabriele Gatti, e il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni. Hanno fatto seguito delle precisazioni i consiglieri Stefano Macina(Psd) e Tito Masi (Ap), come responsabili dell’Esecutivo precedente.

Gabriele Gatti (Segretario di Stato per le Finanze): Ci siamo attivati immediatamente per capire il perché del dispiegamento di forze della Guardia di Finanza ai nostri confini, anche se solo per quattro ore. Personalmente ho avuto un incontro a Rimini con il comandante e il suo staff che mi hanno fatto vedere il mandato di controllo relativo a tutti i confini nazionali, non solo quelli sammarinesi. Ho fatto presente che San Marino non può essere considerato alla stregua degli altri Paesi confinanti perché con l’Italia abbiamo degli accordi precisi in materia. Ma è chiaro che non dovevano essere loro i nostri interlocutori, c’è un problema di rapporto generale di definizione delle nostre banche e della loro operatività.

Il secondo tema sollevato, la nomina del Presidente di Banca Centrale, è sicuramente un’emergenza. A gennaio il congresso nominerà una figura autorevole, per il rilancio d’immagine e dell’operatività di Banca Centrale. Non sarebbe stato serio se il giorno dopo l’insediamento, il nuovo Congresso di Stato avesse dato un nominativo. Infatti non avrebbe potuto valutare appieno la candidatura. Mi auguro che a gennaio il Consiglio, al momento della presentazione della nomina, possa valutarla positivamente.

Antonella Mularoni (Segretario di Stato per gli Affari Esteri): Non ho fatto riferimento al Moneyval perché non ho ancora il testo definitivo del giudizio e non ho ancora incontrato la delegazione tornata da Strasburgo. Il Comitato ha appurato come San Marino abbia adottato misure legislative, ma come sia opportuno un ulteriore riferimento a settembre 2009 affinché siano messe in atto e ci siano maggiori informazioni. Le delegazioni hanno apprezzato gli sforzi fatti, anche se insufficienti dato che negli ultimi anni è stato fatto poco. Come Governo siamo ottimisti.
Mi stupisce l’intervento del consigliere Lonfernini su De Molli, perché proprio da De Molli ho appreso che è stato incaricato dal precedente governo di chiedere a Banca d’Italia di suggerire tre nomi per la presidenza di Banca Centrale. In questo momento il governo ha dei contatti e ritiene che non siano Anis e i suoi consulenti a dovere consigliare il nuovo presidente Bscs.
In seguito allo spiacevole episodio della Guardia di Finanza, con Augusto Casali e Maurizio Rattini, abbiamo incontrato il ministro italiano Franco Frattini: l’evento si è verificato un giorno dopo il nostro insediamento. Se c’è responsabilità è del precedete governo. E comunque siamo al lavoro perché non si verifichi più. Non è intenzione del Governo, inoltre, fare della politica estera un terreno esclusivo del Congresso di Stato, le relazioni internazionali sono troppo importanti, vogliamo valorizzare il Consiglio Grande e Generale.

Tito Masi (Ap): “Solo una precisazione su quanto riferito dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri: non c’è stato nessun incarico ufficiale da parte del Congresso di Stato al dottor De Molli. Mai è stata fatta una delibera a riguardo. Se qualche singolo ex Segretario di Stato si è mosso in questa direzione, se ne assume la responsabilità.

Stefano Macina (Psd): “Confermo quanto riferito dal consigliere Masi, Rispetto alla presidenza di Banca Centrale, nessun incarico è stato dato a Ambrosetti o a De Molli. Come Comitato del Credito e del Risparmio, abbiamo richiesto uno studio-ricognizione su come gli altri Paesi si muovono per la ricerca di candidati e se aveva dei contatti per le possibili candidature. Non esiste nessun incarico ufficiale, solo un discorso di collaborazione e di rapporti che si è venuto a creare al di fuori, nei colloqui per la rosa dei nominativi. Il Governo è libero di scegliere chi vuole, ho lasciato tutta la documentazione al nuovo Segretario, non esiste nessuna nota segreta”.

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CONSIGLIO GRANDE E GENERALE. DIBATTITO SUL BILANCIO:
GLI INTERVENTI DEI SEGRETARI DI STATO


È entrata nel vivo la seduta del Consiglio Grande e Generale con il dibattito sul Bilancio di Previsione 2009 e i Bilanci Pluriennali 2009-2011. E’ stato il Segretario di Stato per le Finanze, Gabriele Gatti, a illustrare in Aula i provvedimenti previsti dal Governo e, in particolare, gli emendamenti apportati rispetto alla I lettura, poi hanno preso la parola gli altri colleghi del Congresso di Stato.
Di seguito un riassunto dei vari interventi:

Gabriele Gatti (Segretario di Stato per le Finanze): “Esprimo apprezzamento per quanto fatto dal mio predecessore ma, sentite anche le categorie economiche e sindacali, il Governo ha deciso di apportare alcune modifiche. Il lavoro svolto non è esauriente, ma tiene comunque conto della crisi internazionale: c’è stata una forte contrazione negli ordini, le banche sono di fronte a una crisi inimmaginabile, il rapporto con l’Italia è compromesso, per cui il Governo ha deciso di agire con cautela.

Abbiamo previsto una riduzione del 2,5% degli introiti dall’Igr, sull’imposta speciale di bollo sui servizi di agenzia, di rappresentanza, di commercio e similari, e sull’imposta sulle merci importate con una diminuzione della previsione di entrata di 13,313 milioni di euro. Per il 2010 la diminuzione sarà dell’1,5%, pari a 8,363 milioni, e per il 2011 dell’1%, pari a 6,606 milioni. C’è l’auspicio per una ripresa economica nel 2010 per recuperare una parte considerevole delle entrate.

Il Governo, inoltre, istituisce un apposito capitolo di bilancio per interventi straordinari a sostegno dell’economia, di 4,455 milioni di euro per il 2009, pari al 45% della previsione di entrata dai giochi della sorte. Sarà il Congresso a emanare apposito progetto di legge per decidere gli interventi, in modo che il Consiglio Grande e Generale sia informato e possa valutare le misure. Si tratta di un intervento significativo che, unito agli ingenti stanziamenti per l’Azienda di Produzione e l’Azienda dei Servizi, rappresenta un buon punto di partenza.

Nel bilancio c’è un aiuto concreto per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, crescono i contributi a San Marino Rtv ed Eras. Un capitolo a parte spetta alle spese correnti, con la previsione 2009 per il personale sottostimata: è prioritario fare uno sforzo per diminuirla. Alla ricerca va un milione di euro in meno, ma ci sarà un aumento con il prossimo assestamento.

Quello che preoccupa il Governo è il mutuo a pareggio di oltre 24 milioni di euro, un disavanzo significativo che può ancora lievitare. Dobbiamo guardare avanti e affrontare la crisi con forza: per ora abbiamo preferito concentrarci sugli interventi più urgenti, ma i progetti ci sono e ci sono le condizioni per concretizzarli”.

Claudio Podeschi (Segretario di Stato per la Sanità): “Le modifiche che apportiamo al bilancio portano a una previsione di disavanzo di circa 24,7 milioni di euro, non pochi. Dal 2006 a oggi la spesa corrente è aumentata e abbassare le imposte non ha portato a maggiori entrate, dato che non si è favorita l’impresa.

Nel mio settore la situazione è valida, ci sono però delle necessità impellenti: per esempio il completamento della riforma previdenziale; alcuni aspetti infrastrutturali, come il parcheggio dell’ospedale, per i quali oggi il Congresso ha nominato una delegazione; la riorganizzazione del personale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Nel prossimo futuro occorre dare più risorse alle famiglie, puntare sull’attività congressuale di tema medico e potenziare il rapporto con l’Università.


Fabio Berardi (Segretario di Stato per il Turismo): “Nella previsione di Bilancio le entrate sono state sovrastimate e le uscite sottostimate. Infatti la Commissione di Controllo della Finanza Pubblica non concorda con l’impostazione data e constata che negli ultimi mesi del 2008 il quadro economico è peggiorato. Il risultato è un aumento significativo del disavanzo.

Per ridurre la spesa corrente, quella per il personale è stata spostata in conto capitale, ma così non c’è un effettivo risparmio. In nome del buonsenso abbiamo previsto una riduzione nelle previsioni di entrata, pari a 13,303 milioni di euro, e messo a punto un pacchetto anticrisi che tiene in conto le osservazioni delle associazioni di categoria e dei sindacati.

Sul fronte del turismo va valorizzata l’entrata nella lista dei patrimoni Unesco, mentre, per quanto riguarda l’Azienda dei Servizi, secondo la Commissione di Controllo della Finanza Pubblica, il Governo precedente lascia all’attuale una pesante eredità, l’aumento tariffario del 20%. Occorre dunque pianificare gli investimenti per valorizzare la gestione, senza che lo Stato eroghi più risorse, ma puntando su strategie aziendali efficaci. Dobbiamo fare diventare l’azienda una spa, con il 100% delle azioni in mano allo Stato e le reti di proprietà dello Stato, va rivisto l’organigramma, occorre trovare nuovi mercati e avere una gestione del personale autonoma.

Gian Carlo Venturini (Segretario di Stato per il Territorio): “Il progetto di legge in discussione, la legge di Bilancio Previsionale 2009, è stato presentato dal governo uscente in ordinaria amministrazione. Più che una legge finanziaria è un rendiconto di bilancio, non va ad incidere sugli equilibri e manca di interventi strutturali per il futuro. Non sono previsti interventi sulla fiscalità e sull’equità fiscale sollecitati da sindacati e categorie. Non si riduce l’aliquota della monofase, né si introducono nuove entrate strutturali, su cui avremmo potuto contare nei prossimi anni. Inoltre, in questa legge non è stata volta adeguata attenzione sulle politiche sociali, le risorse a disposizione sono contenute e poco efficaci, se non accompagnate da altri interventi.

In questa legge di Bilancio è aumentata in maniera significativa la spesa corrente. Più volte si è parlato di una sua diminuzione, ma non è un dato espresso in termini reali perché si parla di incidenza percentuale rispetto alla spesa totale. In realtà, la spesa corrente è aumentata, non si è inciso sulle spese superflue e sui settori non strategici. Il bilancio annuale si aggrava di rilevanti spese fisse e obbligatorie, la manovra di contenimento non è stata efficace per liberare le risorse necessarie agli investimenti e a garantire la competitività del sistema economico.

Il Governo ha riscontrato che alcune voci in entrata, in particolare l’imposta generale sulle merci importate e quella sui redditi, sono state sovrastimate. Di fronte alla crisi economica e occupazionale non era stato previsto nessun intervento straordinario per attenuare gli effetti negativi sull’economia e sulle famiglie dei sammarinesi. Per questo il Governo ha previsto interventi che rendono più realistica la proposta di previsione. Tra questi, viene elevato da 30 a 40 milioni l’importo per il finanziamento della prima casa. E’ poi previsto un fondo di interventi straordinari di 4 milioni e mezzo di euro a sostegno dell’economia”.


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CONSIGLIO GRANDE E GENERALE. IL DIBATTITO DEL POMERIGGIO (2)

Romeo Morri (Segretario di Stato per la Pubblica Istruzione e Cultura): “Dopo anni di instabilità politica e momenti in cui l’immagine di San Marino era ai minimi storici, il nuovo Governo si trova ad operare in questo contesto. In questi anni la politica del rinvio ha lasciato il sistema sammarinese in una situazione complessa, a questo va aggiunto il difficile rapporto con l’Italia. I risultati sono l’aumento della disoccupazione – almeno 300 sono le persone in mobilità, molte aziende versano in gravi difficoltà,- e, d’altra parte, il sistema sammarinese non è più interessante per degli investimenti all’esterno.
Il 9 novembre scorso i sammarinesi hanno voltato pagina. Il Patto per San Marino vuole governare in questa fase di recessione economica con l’obiettivo di informare i cittadini delle scelte che non saranno calate dell’alto. Alla luce del suo programma politico e della situazione economica sempre più delicata, il Governo ha impostato il lavoro su questo bilancio volto ad adottare scelte oculate e serie, e a dire ai sammarinesi quella che è la realtà sul piano economico e finanziario.
Come Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, vorrei soffermarmi sulle competenze in merito alle problematiche giovanili. La situazione della crisi della famiglia sammarinese e delle difficoltà che hanno molti giovani oggi (dall’inserimento del mondo del lavoro, ai disturbi alimentari, alle droghe) sono problematiche che ci devono vedere pronti. Ogni intervento dovrà avere come centro la famiglia che va sostenuta con politiche serie e coerenti, come ribadito dal nostro programma.
Dobbiamo poi rendere esecutive tutte le proposte sulle politiche giovanili. Tornando al Bilancio, gli emendamenti proposti sono emendamenti seri e onesti. Questo infatti non è tempo delle cicale ma delle formiche, ma c’è l’impegno del Governo di costruire una fase nuova che vede coinvolti, in primis, tutti i cittadini per affrontare insieme una fase difficile e delicata di recessione”.

Valeria Ciavatta (Segretario di Stato per gli Affari Interni): “Il Bilancio di previsione è stato redatto in regime di ordinaria amministrazione. Voglio dare atto all’ex Segretario di Stato Macina di aver fatto tutto quanto necessario ed utile per consentire al Governo nominato dalle elezioni di avviare la legislatura senza difficoltà. In tema di minori entrate: è un problema che per la maggioranza risente dello scenario mutato profondamente dopo l’impostazione della legge di prima lettura. Non ritengo il governo precedente responsabile di una situazione che è frutto di scelte succedute nel tempo e che hanno determinato una forte spesa corrente. Riguardo al Pubblico impiego e all’incidenza sulla spesa corrente: ci apprestiamo al rinnovo dei contratti, ma non ci sottraiamo di compensare tutta una serie di richieste di professionalità e di prestazioni dell’amministrazione. Ci sono tanti strumenti per diminuire la spesa corrente e dare, allo stesso tempo, riconoscimenti al personale più meritevole”.

Marco Arzilli (Segretario di Stato per l’Industria e per il Commercio): “In un momento come questo ci vuole realismo e concretezza e il Governo è pronto ad affrontare le ripercussioni della crisi, concentrando tempi e risorse là dove c’è n’è più bisogno. La mia Segreteria è al centro delle problematiche per cui occorre parlare di prospettive di crescita e rilancio.
L’instabilità politica ha bloccato molte iniziative e il bilancio ha una spesa pubblica troppo pesante. Per il commercio nel programma di Governo è previsto l’abbassamento della monofase, così come il monitoraggio dell’andamento della San Marino Card per verificarne l’efficacia e migliorarla. Sul fronte industria, serve un Governo stabile e il rispetto delle regole. Occorre portare avanti sinergie tra le diverse Segreterie, tra Industria e Giustizia, che ha la delega per la Ricerca, per sviluppare per esempio il Polo tecnologico, ma anche tra Industria e Turismo, per mettere in campo grandi azioni. Lavorare e fare politica, questa la ricetta per rispondere alla crisi delle aziende sammarinesi: le scelte economiche vanno prese secondo una linea politica netta e chiara, che prende decisioni ascoltando le diverse categorie”.

Augusto Casali (Segretario di Stato per la Giustizia): “La proposta di Bilancio dell’ex Segretario Macina è un fatto positivo, ma è difficile intervenire su un bilancio fatto da un’altra maggioranza, un bilancio ibrido, che non è completamente del vecchio Governo, né del nuovo.
Questo documento può garantire il buon funzionamento di San Marino, avendo tenuto conto degli effetti della crisi. C’è grande attenzione al tema della sicurezza, che è un problema prioritario, su cui agire in più direzioni, sulle risorse umane come sui mezzi. Da subito è necessaria una legge per il censimento in modo da fotografare la situazione esistente. Per i settori della giustizia, dell’informazione, della ricerca e delle Giunte di Castello il bilancio garantisce la possibilità di raggiungere risultati apprezzabili. In particolare per la giustizia ci sono garanzie per il suo funzionamento: il Governo deve pretenderne l’efficienza”.

Gian Marco Marcucci (Segretario di Stato per il Lavoro): “Occorre rivedere il nostro modello di crescita, investendo in qualcosa di più premiante del consumismo ad ogni costo, senza fare drammi e ricorrendo a interventi straordinari se necessario. La Commissione di Controllo della Finanza Pubblica consigliava di rivedere al ribasso la stima delle entrate e il Governo ha provveduto, aumentando il mutuo per il pareggio di bilancio, la cui entità risentirà anche delle misure anti-crisi.
Occorre puntare sulla qualità della vita, come sinonimo di possibilità, di impiego idoneo e soddisfacente: non serve un approccio passivo e assistenziale, ma stimolare l’inserimento nel mondo del lavoro di nuove generazioni di imprenditori.
Il bilancio può dare il giusto incentivo alla formazione, per cui aumenta la spesa, ma anche al tempo libero e alle politiche abitative, con le risorse per l’edilizia sociale che passano da 30 a 40 milioni di euro e soddisferanno tutte le richieste di mutuo agevolato per la prima casa. Dobbiamo difendere l’impresa seria, che investe in ricerca, sviluppo e formazione, e promuovere l’occupazione qualificata e la modernizzazione delle aziende. Serve un impegno comune tra società, imprese e politica per favorire la diffusione della cultura del cambiamento”.

Antonella Mularoni (Segretario di Stato per gli Affari Esteri): “E’ un atto di onestà e di chiarezza per il Paese dire che, sul fronte delle entrate, il progetto di Legge è stato sovrastimato, dire che la crisi internazionale avrà effetti e incidenza per il nostro Paese, a cui si aggiungono problemi diversi, come il cattivo rapporto con l’Italia. Fare modifiche al testo di legge è indispensabile, come anche impegnarsi fino ad ora per l’anno prossimo in fase di assestamento di bilancio con scelte di natura economica diverse da quelle che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Rispetto al bilancio del Dipartimento Affari Esteri che eredito dal mio predecessore, un intervento che segnaliamo è l’emendamento fatto all’articolo 44 relativo agli oneri per la Consulta per ‘Europa. Abbiamo infatti deciso di avere un approccio più pragmatico: piuttosto che istituire consulte con troppe persone e soggetti, ci impegniamo a coinvolgere tutte le categorie interessate. Allacceremo i rapporti con Bruxelles per capire le problematiche dei nostri imprenditori e faremo poi una valutazione sul futuro per vedere il rapporto del nostro Paese con l’Ue. Ed eventuali proposte e idee del governo, quando dovranno essere concretizzate, saranno oggetto di dibattito in quest’Aula. Riguardo al settore diplomatico: bisogna riorganizzarlo secondo logica. Ci sono sedi sovradimensionate come personale solo per ‘sistemare un po’ di gente’. E’ necessario affrontare il discorso sulla pletora di ambasciatori e consoli su cui ci sono perplessità. E’ necessaria una ricognizione a livello generale, nel più breve tempo possibile, per portare proposte nel Congresso di Stato e poi nella Commissione delle politiche consiliari e degli affari esteri sulle nuove e diverse linee da seguire. Le intenzioni sono coerenza da un lato e, dall’altro, eliminare le spese superflue delle rappresentanze consolari non adeguate”.

Claudio Felici (capogruppo Psd): “Troppe volte ho sentito oggi che bisognerebbe fare questo e quello, ma non siamo più fase del limbo. Siete al governo e dovete dire a questo Paese le intenzioni che questo governo ha. Se è vero che il Paese è in ginocchio, allora non capisco perché il Segretario di Stato Gatti ha iniziato il suo intervento complimentandosi con il Segretario Macina per il lavoro svolto e Podeschi ha riconosciuto al suo predecessore altrettanto. Questo Paese ha bisogno dei richiami alla responsabilità, un elemento per cui il Segretario di Stato Arzilli si è distinto. Al richiamo della responsabilità siamo sensibili e lo dimostreremo nel corso dell’esame dell’articolato. Riguardo agli interventi sul progetto di legge, sottolineo che negli emendamenti annunciati non ho visto elementi per la promozione di Università e formazione, né investimenti sulla ricerca. E non si può venire in quest’aula a dire che si taglia sulla Consulta per l’Europa”.

Pier Marino Menicucci (Eps): “Diamo atto all’ex Governo di avere agito con responsabilità. La nuova maggioranza ha analizzato con attenzione il bilancio e ha deciso per una serie di emendamenti. Nel 2009 saranno necessari altri provvedimenti ma questo governo ha dimostrato grande senso di responsabilità di fronte alla crisi. La politica estera ha un ruolo di grande rilevanza ma occorre anche investire in opere pubbliche, senza dimenticare che lo stato sociale è fondamentale”.

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