Tavolo tripartito: difesa del lavoro, chiusura dei contratti e riforme al primo posto

Tavolo tripartito: difesa del lavoro, chiusura dei contratti e riforme al primo posto

SAN MARINO 24 SETTEMBRE 2009 – Proseguire lungo la strada della riforma degli ammortizzatori sociali e concludere la partita contrattuale. Sono la priorità emerse alla riapertura, martedì 22 settembre, del tavolo tripartito. E sempre in tema di riforme, c’è anche l’impegno di completare il processo di riforma dell’intero sistema pensionistico.

Priorità occupazione . Il tavolo tra governo, imprese e sindacati si è dunque aperto con la preoccupazione occupazione. L’estate si è chiusa infatti all’insegna dei licenziamenti e CSdL e CDLS hanno sottolineato l’urgenza di mettere in calendario una serie di incontri tecnici dedicati agli interventi di riforma degli ammortizzatori sociali e per il sostegno dell’occupazione e della competitività delle imprese. “Dopo l’ampliamento – sottolineano le due confederazioni – della cassa integrazione e la rivalutazione dell’indennità di disoccupazione, sono rimasti in sospeso capitoli importanti della legge di riforma come quello delle indennità per il risentimento lavorativo e gli accordi aziendali di solidarietà”.

Economia da rilanciare . Per CSdL e CDLS la difesa del lavoro deve insomma restare al primo posto nell’agenda del tavolo tripartito. “Anche perché – affermano- i prossimi mesi saranno segnati da una ripresa economica molto lenta, non in grado cioè di cancellare i livelli di disoccupazione raggiunti in questo anno di recessione profonda”. Per questo è poi “necessario che al tavolo tripartito si affronti il tema del nuovo sviluppo del nostro sistema-economico, con progetti concreti e in grado di attirare nuovi investimenti produttivi”.

Rinnovi contrattuali . Un problema aperto resta quello della non-firma da parte dell’Associazioni Industriali del contratto di lavoro. E qui le confederazioni guidate da Giovanni Ghiotti e Marco Beccari tornano a chiedere all’Anis “una piena assunzione di responsabilità, nell’interesse dell’intero sistema Paese”.

“Se si vuole che il tavolo tripartito abbia una reale prospettiva – puntualizzano CSdL e CDLS – e sia in grado di sviluppare le potenzialità delle riforme e dei provvedimenti individuati, per dare un contributo determinante all’uscita del paese dalla crisi, è indispensabile che la firma all’accordo del 9 luglio sia posta da tutte le parti che compongono il tavolo, per chiudere per tutti i lavoratori la parte economica dei contratti per il biennio 2009-2010”. E ribadiscono che il Governo, “che nella primavera scorsa ha assunto l’iniziativa di istituire il tavolo tripartito, deve compiere tutti gli sforzi possibili per far sì che all’accordo – che prevede anche i rinnovi contrattuali di quasi 9mila lavoratori – si aggiunga la firma dell’ANIS e della associazioni bancarie. Altrimenti, il tavolo tripartito si svuoterebbe di gran parte del suo significato e della sua importanza…”.

Da riaprire infine, hanno ricordato CSdL e CDLS, c’è anche il confronto sulla riforma pensionistica, soprattutto con l’introduzione anche a San Marino della previdenza complementare.

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