Tavolo tripartito e contratto industria

Tavolo tripartito e contratto industria

Circa un migliaio di lavoratori dell’industria hanno avuto gli aumenti contrattuali del l’1,6% e il 2,1% per biennio 2009-2010, mentre per gli altri non è stato applicato alcun aumento in busta paga: questa situazione è assurda e non più sostenibile. Non è possibile che lavoratori che hanno lo stesso inquadramento, a seconda che l’azienda sia iscritta ad ANIS od OSLA abbiano trattamento retributivo diverso. Non può continuare a rimetterci il lavoratore se le parti non hanno ancora trovato un punto d’incontro. Il tavolo tripartito deve riprendere a riunirsi immediatamente e sempre nell’immediato deve trovare quella visione comune che è indispensabile non solo per lo sblocco delle tabelle retributive, ma anche per il rilancio del comparto. Bisogna invertire la rotta, basta licenziamenti, cassa integrazione, incertezza nel futuro. Ci vogliono proposte e soprattutto volontà reali di operatività. È di primaria importanza che il Governo e tutti i rappresentanti della realtà socio-economica si rimettano attorno al tavolo, si spoglino da pregiudizi e vecchi arroccamenti e trovino soluzioni condivise e soprattutto di concreta attuazione. L’USL, come sempre, vede nel percorso di condivisione, di reale trasparenza, e di unità d’intenti l’unica strada percorribile per il rilancio del sistema in un ottica di meritocrazia.
L’USL ha intenzione nei prossimi giorni di incontrare tutte le associazioni imprenditoriali ed anche le associazioni socio culturali per proporre e valutare iniziative atte allo sblocco della paralisi che sta attanagliando il comparto industria.
Segretario Industria e Artigianato USL.
Francesca Busignani

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