Tiro a segno paralimpico, Coppa del Mondo: Mirko Tomassoni chiude 22°

Tiro a segno paralimpico, Coppa del Mondo: Mirko Tomassoni chiude 22°

C’era anche il vessillo biancazzurro di San Marino tra le oltre venti bandiere che hanno sventolato a Stoke Mandeville (Gran Bretagna), sede della prima tappa di Coppa del Mondo di tiro a segno paralimpico 2015, andata in scena da sabato 28 marzo a mercoledì 1 aprile.

L’atleta che ha difeso i colori del Titano è stato Mirko Tomassoni, impegnato nella specialità carabina ad aria compressa 10 metri mista (SH1) e seguito in questa trasferta dal tecnico federale Giorgio Paolini.

Stoke Mandeville, nel Buckinghamshire, è un luogo simbolo per il movimento paralimpico: proprio nell’ospedale di quella località lavorava infatti come direttore del Centro Nazionale di ricerca sulle lesioni del midollo spinale Ludwig Guttmann, il medico che ebbe l’idea di organizzare una competizione sportiva internazionale per feriti di guerra nel 1948 e quindi unanimemente riconosciuto come il ‘padre’ delle Paralimpiadi.

Tomassoni, che nell’estate scorsa ha preso parte per la prima volta al Mondiale Ipc grazie a una wild card richiesta dal Comitato Paralimpico Sammarinese e concessa dall’International Paralympic Committee, è sceso in pedana allo Stoke Mandeville Stadium il 31 marzo, chiudendo le qualificazioni con il punteggio totale di 600.5 (100.3, 101.4, 97.4, 100.1, 99.6 e 101.7 il dettaglio delle sei serie), classificandosi al 22° posto nella gara che dopo un avvincente testa a testa in finale con la slovacca Veronika Vadovicova ha visto l’affermazione del britannico Matt Skelhon, uno dei campioni di questa disciplina (oro alle Paralimpiadi di Pechino 2008 e argento a Londra 2012).

“Non possiamo che ribadire di essere molto soddisfatti della preziosa collaborazione instaurata con la Federazione Tiro a Segno – commenta Daniela Del Din, presidente del Comitato Paralimpico Sammarinese – e rinnoviamo pubblicamente il nostro grazie sia al presidente Muscioni che al tecnico Paolini per la loro disponibilità. L’auspicio è che questo genere di rapporto possa nascere anche con le altre federazioni sportive del nostro Paese.

Al tempo stesso è doveroso un ringraziamento a Mirko per come si è impegnato nel prepararsi a questo prestigioso appuntamento internazionale, dove riuscire ad emergere è un’impresa assai ardua in quanto la qualità del campo di partecipanti è veramente di livello tecnico assoluto. Da parte nostra rivolgiamo un invito ad altri ragazzi e ragazze sammarinesi a seguire l’esempio di Tomassoni e a cimentarsi nello sport paralimpico”.

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