San Marino Oggi: Rinvio a giudizio per il notaio e la nipote della moglie / La consorte sarà a sua volta a processo per alcuni assegni a vuoto intestati ancora una volta alla società immobiliare / Imm-Capital, quell’acconto non dovuto fa scattare il processo per Bacciocchi / Secondo il giudice l’avvocato era in realtà l’amministratore di fatto della società legata a FinCapital
Truffa Imm Capital, processo al via dal 30 novembre: a giudizio il notaio Livio
Bacciocchi, quale amministratore “di fatto” della società immobiliare, e Simona Fantini (nipote della moglie), come amministratore legale. A giudizio, inoltre, la moglie di Bacciocchi, Monica
Fantini, per assegni a vuoto legati alla vicenda Imm Capital.
Bacciocchi e la parente Fantini “sono imputati di truffa perché traevano in inganno – i due clienti di Imm Capital – mediante raggiri consistenti nell’aver la società Imm Capital, quale conduttrice di un contratto di leasing immobiliare, dichiarato falsamente di essere già stata autorizzata alla cessione degli immobili dalla società locatrice – di leasing – proprietaria appunto dell’immobile”. In sostanza, avendo dichiarato di essere pronta la cessione, i due “amministratori” avevano garantito ai due clienti che, entro breve, la società di leasing avrebbe proceduto al rogito di acquisto. Ma, passato il tempo, la coppia – attraverso un legale – contatta la società di leasing che dice di non sapere nulla dell’affare. Nel frattempo, però, Imm Capital s’era presa la caparra. Lo spiega il giudice: “Così, ispirato nella controparte un affidamento rivelatosi privo di contenuto e inducendola a prestare un consenso che altrimenti non sarebbe stato dato, Imm-Capital Srl si faceva consegnare a titolo di acconto e caparra, assegni bancari per 165mila euro che venivano incassati e di cui si appropriava per l’importo di 40mila euro”. Un altro assegno di 125mila non è stato incassato, perché la magistratura è arrivata prima, sequestrandolo.
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