Ieri ha avuto luogo, presso il Tribunale della Repubblica di San Marino, una fase del processo (‘falso’ processo) che vede coinvolti, fra altri, l’ex direttore dell’ex Banca del Titano, Adriano Pace.
Ne riferisce San Marino Oggi: Crac Bdt, sentito Luca Papi “Irregolarità nella gestione”
Al banco dei testi, l’ex direttore di Banca Centrale Luca Papi, ma anche il dirigente dell’Agenzia di informazione finanziaria Nicola Veronesi.
Papi, come fece all’epoca l’ex ispettore Stefano Caringi, ha confermato che dai controlli di Banca Centrale sono emerse irregolarità nell’erogazione delle garanzie. Un’altra udienza fiume, quella di ieri di fronte al giudice Roberto Battaglino, che comunque non è riuscito a giungere alle conclusioni: processo rinviato a febbraio. Secondo l’accusa la truffa che ha portato al crac della Banca è stata di almeno dieci milioni di euro. La “mente” sarebbe Stefano Marangoni, marchigiano, che figura tra gli imputati assieme a Maurizio Frezza e all’ex direttore dell’istituto Adriano Pace.
Per una più chiara definizione dei flussi di denaro il giudice ha disposto una perizia contabile: ma a ieri la perizia non era stata ancora depositata. In Aula, però, ieri è stata la volta di un altro perito, chiamato per alcuni accertamenti documentali sull’ammanco di denaro. Il giudice e l’accusa stanno lavorando per giungere entro breve alla sentenza di primo grado, anche perché è vicino il rischio prescrizione, il cui calcolo la fissa a settembre del 2011.