Turismo a San Marino, Usot: “Le attività ricettive rischiano seriamente di chiudere. Il debito pubblico deve finanziare gli investimenti strutturali”

Turismo a San Marino, Usot: “Le attività ricettive rischiano seriamente di chiudere. Il debito pubblico deve finanziare gli investimenti strutturali”

L’Unione sammarinese operatori del turismo commenta la recente bocciatura parziale, da parte del Consiglio Grande e Generale, nei confronti del decreto aiuti agli alberghi di San Marino.

“Le polemiche e il ‘non edificante’ spettacolo andato in scena nell’ultimo Consiglio Grande e Generale rispetto alla ratifica poi avvenuta ma azzerando nella sostanza la portata del decreto delegato n. 62 del 2023 (c.d. decreto per gli aiuti agli alberghi), non devono far passare in secondo piano la criticità della situazione per la stragrande maggioranza delle strutture ricettive che si trovano a subire, contemporaneamente, il vertiginoso aumento delle rate dei mutui in essere dovuto alla politica rialzista dei tassi di interesse (non ancora terminata, per altro) messa in campo dalla Banca centrale europea, l’aumento dei costi delle bollette di luce, acqua e gas e il costo della materie prime.

Alle pesanti criticità sopra indicate si deve aggiungere l’assoluta assenza di personale (anche non qualificato) che interessa tutte le attività del nostro settore.

I dati, pubblicati in vari report da qualificati e autorevoli osservatori nella vicina Italia, confermano che nulla è cambiato, e in alcuni casi con le debite proporzioni è anche peggiorato, rispetto al momento buio della pandemia nonostante, passata l’emergenza, il turismo si stia riprendendo.

È innegabile che, a diversi livelli, queste criticità colpiscono trasversalmente tutte le attività economiche ma, allo stesso tempo, è chiaro che la più colpita in assoluto risulta essere la filiera turistica hotel, ristoranti, bar, commercio turistico, agenzie viaggi e tour operator in primis.

Il nostro Paese si sta caratterizzando nel dimostrare una costante contrarietà ad ogni investimento, a ogni investitore, a ogni progetto di sviluppo che necessariamente viene proposto da imprese ed imprenditori non sammarinesi, un Paese capace sempre e solo a dire No senza essere mai capace di indicare una strada alternativa.

Dire sempre No, essere sempre contro senza avere la capacità di mettere sul tavolo proposte diverse non è difficile.

Ci meravigliamo, invece, che da tanti anni manchi una sola idea di progetto di sviluppo strutturale per il nostro Paese nonostante, siamo certi, non solo Usot ma anche le altre associazioni datoriali abbiano in più riprese proposto e indicato, ai vari governi che si sono succeduti, idee e progetti che potessero garantire una crescita economica, la sola che permette di aumentare la ricchezza di un Paese e il benessere dei suoi cittadini.

Siamo estremamente preoccupati per la sorte delle attività ricettive del nostro Paese che, in assenza di aiuti, rischiano seriamente di non poter continuare l’attività ma, allo stesso tempo, siamo sbalorditi e confusi dal perseverare del governo nel non proporre e individuare veri progetti di sviluppo economico.

Siamo imprenditori e non siamo contrari all’indebitamento, ma alla condizione che le risorse impiegate e prese a debito vengano utilizzate per realizzare investimenti in infrastrutture che contribuiscano all’aumento della produttività di uno o più settori economici.

Non siamo favorevoli, quindi, a un debito pubblico che finanzia le spese improduttive come la spesa corrente oppure quello che viene concesso senza la certezza di poter essere rimborsato alla scadenza.

Il debito pubblico deve finanziare gli investimenti strutturali, i soli che possono permettere di migliorare il benessere del nostro Paese”.

Il consiglio direttivo dell’Unione sammarinese operatori del turismo

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