UN MESSAGGIO DI PACE DA SAN MARINO: ALIENI, BENVENUTI!

UN MESSAGGIO DI PACE DA SAN MARINO: ALIENI, BENVENUTI!

COMUNICATO STAMPA / PRESS RELEASE
UN MESSAGGIO DI PACE DA SAN MARINO: ALIENI, BENVENUTI!
Nel ventennale del suo avvio risalente al 1993,  … si apre al Teatro Titano di San Marino una eccezionale “doppietta” congressuale coordinata dal giornalista aerospaziale Roberto Pinotti per il Centro Ufologico Nazionale italiano e sotto l’egida delle Segreterie al Turismo, alla Giustizia e agli Esteri dell’antica Repubblica. Si parte in mattinata col 13° Simposio Mondiale sull’Esplorazione dello Spazio e la vita nel Cosmo ed apporti del calibro del prof. Lachezar Filipov dell’Accademia delle Scienze di Bulgaria,  dell’astronomo irlandese Eamonn Ansbro, del tecnico Philippe Ailleris attivo presso lo European Space Policy Institute dell’ESA, dell’astrofisico russo Alexander Zaitsev, dell’italiano Alfredo Magenta della Commissione ONU per le Telecomunicazioni ed altri ancora per sottolineare un dato di estrema importanza: la evidente necessità di guardare ad un contatto extraterrestre in un clima totalmente pacifico, teso a tranquillizzare ogni ipotetico interlocutore. Un dato tutt’altro che banale, per un mondo che con l’Iniziativa di Difesa Strategica (popolarmente detta delle “Guerre Stellari”) degli USA ha di fatto militarizzato anche lo spazio. I lavori congressuali si svilupperanno nel pomeriggio col complementare 20° Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti Non Identificati e i Fenomeni Connessi, che a sorpresa vedrà il già direttore dell’ente governativo della Francia per lo studio degli UFO presso il Centro Spaziale di Tolosa, Jean-Jacques Velasco, intervenire con una relazione scientifica dalle conclusioni sconcertanti: il grafico dell’andamento degli avvistamenti ufologici nel mondo dal 1945 a oggi e quello riferito ai test nucleari nello stesso periodo risultano infatti sincroni, come se le esplosioni atomiche “attirassero” la presenza degli UFO nel tempo. Presenza che lo scienziato d’oltralpe vede come un possibile “monitoraggio” di intelligenze aliene su attività umane indubbiamente pericolose, come ha suggerito in USA in un recente convegno di ex-militari da lui realizzato  l’americano Robert Hastings e aveva già ipotizzato nel 1956 in Italia il diplomatico Alberto Perego. Astronavi extraterrestri sono dunque qui e controllano da tempo il nostro non sempre felice operato? Philippe Ailleris, dopo l’intervento mattutino, sottolineerà quindi autorevolmente il persistente manifestarsi degli Unidentified Aerial Phenomena, ovvero “fenomeni aerei non identificati”: termine più tecnico, ma sostanzialmente analogo alla ben più nota sigla UFO (Unidentified Flying Objects, oggetti volanti non identificati). Domani in Simposio approfondirà il tema e tirerà le conclusioni.
                                        L’Ufficio Stampa e.p.r.

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