Una vendita inopportuna. Per San Marino

Una vendita inopportuna. Per San Marino

La vendita della Centrale del Latte,produttrice storica di nostri alimenti tipici, non è accettabile e non ha alcuna giustificazione.

La scusa della perdita di bilancio non sta in piedi. Senza i contributi dello Stato sono in perdita la raccolta dei rifiuti, i parcheggi, i cinema, i trasporti, il mattatoio, la Televisione, l’ISS, l’Università, le Poste, il CONS e altri. La perdita di bilancio della Centrale del Latte senza il contributo dello Stato, è di un importo quasi irrilevante. I costi della strana vendita “piemontese” saranno molto alti per lo Stato non solo in termini finanziari, ma anche in termini di immagine.

E’ dunque un’operazione sospetta, ingiustificata, sconveniente, sulla quale si dovrebbe esigere un chiarimento del governo nel senso di valutare costi e benefici.

IL GOVERNO REGALA SOMME ENORMI ALLE BANCHE E NEL CONTEMPO SPECULA SU QUALCHE MIGLIAIA DI EURO A FAVORE DI UN’AZIENDA SAMMARINESE CHE OFFRE PRODOTTI TIPICI E GARANTITI ALLA POPOLAZIONE. E’ UN COMPORTAMENTO INCOMPRENSIBILE CHE CREA DUBBI ENORMI.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy