Non lasciatevi ingannare. Lo sciopero indetto dalla CSU non è contro la riforma tributaria ma segue logiche tutte interne al sindacato. Esso infatti serve a ricucire lo strappo – avvenuto con la raccolta firme per introdurre la scala mobile, da parte della CDLS – metterci una pietra sopra insomma, deviare l’attenzione verso altro.
Ma veniamo al merito della questione riforma tributaria. La pietra dello scandalo, secondo la Centrale Sindacale Unitaria, è la parificazione di trattamento tra i redditi di lavoro subordinato con quelli da lavoro autonomo. Dov’è lo scandalo, dico io? La parificazione di trattamento è un principio liberale al quale noi ci atteniamo.
Anche perché oggigiorno, nella storia lavorativa di ognuno, ci possono essere – sempre di più – momenti in cui uno è lavoratore subordinato con altri momenti in cui è lavoratore autonomo. E allora, siamo liberali o marxisti? La CSU ha dato dimostrazione, una volta di più, di essere impregnata di una cultura marxista fuori dal mondo. In America non solo esiste la parificazione di trattamento, ma addirittura una aliquota piatta al 15% uguale per tutti e senza progressività.
Si dirà: ma in America i lavoratori autonomi dichiarano molto. E ti credo dico io: hanno aliquote più basse di un 15%! L’obiettivo della nuova riforma è quello di fare emergere i redditi da lavoro autonomo. Proposito giusto e percorribile che pone fine all’attuale assurda situazione in cui il lavoratore autonomo dichiara meno del suo dipendente.
O al sindacato gli va bene la situazione attuale? Se vogliamo cambiare dobbiamo mutare impostazione, cosa che la nuova legge fa. L’attuale impostazione della CSU invece, che mira ad avere una aliquota più alta per il lavoratore autonomo, dimostra una concezione punitiva verso chi fa libera impresa. Noi invece vedremmo bene come materia scolastica, da insegnare alle superiori, il tema di come si diventa imprenditori e fare libera impresa!
Inoltre la propaganda sindacale aizza lo scontro tra categorie di lavoratori: subordinati contro autonomi, cosa che non fa bene alla società. Per questo riteniamo sia stato un errore rinviare di un mese la presentazione della legge in Consiglio Grande e Generale. Se un peccato ha avuto la nuova riforma, e lo ha avuto, è stato quello di aver incardinato non un percorso lineare ma a zig-zag.
La legge va portata in Parlamento nel mese di luglio così com’è, altrimenti vorrebbe dire che le leggi non le fa il Consiglio Grande e Generale ma si fanno al Central Square di via 5 febbraio…
Leonardo Raschi
Liberal Sammarinesi
liberal@omnimail.sm
- San Marino: Piccolo Maracana, aggiornamento mercoledi’ 20 giugno 2012
- ‘Lo sciopero di domani non e’ contro la riforma tributaria ma segue logiche tutte interne al sindacato’, Leonardo Raschi (Liberal sammarinesi)