L’udienza di domani 1 giugno rivela sensibilità delle Istituzioni nei riguardi di Ceramica Faetano Spa non solo in quanto azienda che opera a San Marino da cinquant’anni senza soluzione di continuità ma in particolare perché azienda del settore manifatturiero.
Un’attenzione che esalta i valori delle attività produttive di questo Paese alle quali è demandato il compito di produrre quella ricchezza che il settore terziario e con esso la Pubblica Amministrazione può gestire ed amministrare.
Ceramica Faetano da laboratorio aperto nel 1962, che produceva manufatti poco più che artigianali da distribuire su scala regionale, è oggi la holding di un gruppo con mercato in novantadue paesi e ramificazioni societarie in più continenti. Ma il cuore e la testa del gruppo sono saldamente ancora li in Strada del Marano 24, dove si decidono i prodotti e gli investimenti, dove si svolgono le trattative con i più importanti buyers internazionali, dove si sottoscrivono le partnerships con realtà famose nel mondo, dove si fanno le scelte strategiche.
“Nella storia di Ceramica Faetano ci sono quattrocento famiglie – sottolinea Enzo Donald Mularoni (Amministratore Unico di Ceramica Faetano e CEO del Gruppo Del Conca) – e migliaia di persone che direttamente e indirettamente hanno partecipato alla sua crescita. Alcuni hanno lasciato un segno forte, grazie a scelte spesso sofferte ma lungimiranti come mio padre Cino Mularoni, altri di cui a malapena si ricordano i nomi hanno comunque contribuito alla quotidianità della vita aziendale. Tutti, in ogni caso, hanno dedicato parti significative della loro intelligenza, della loro operosità, della loro vita a Ceramica Faetano.”
Molti di loro saranno presenti all’Udienza insieme ad una folta rappresentanza di clienti provenienti da tutto il mondo.
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